2/6 Iran e made in Italy / L’accordo sul nucleare
L’accordo raggiunto a Vienna prevede la rimozione delle sanzioni imposte all’Iran da Usa, Unione Europea e Onu in cambio di uno stop al programma di sviluppo del nucleare a Teheran.
Le sanzioni tuttora in vigore - dall’embargo su petrolio e prodotti petrolochimici, al congelamento degli asset della banca centrale, fno all’eslcusione delle banche iraniane dal sistema Swift e al divieto di assicurare le operazioni commerciali nel Paese delle imprese occidentali - saranno rimosse solo una volta che Teheran avrà dimostrato di applicare l’intesa e potranno essere ripristinate in 65 giorni se l’Iran non rispetterà l’intesa. Secondo il segretario di Stato americano John Kerry è realistico prevedere che le sanzioni saranno eliminate nel giro di 6 mesi o un anno al massimo.
L’intesa preliminare del novembre 2013 in realtà ha già rimosso una parte delle sanzioni: tra le altre cose sono stati scongelati contratti del settore petrolifero per 4 miliardi di dollari e di quello petrolochimico per un miliardo; è stato inoltre tolto il divieto all’importazione in Iran di componentistica auto estera.
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