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Questo articolo è stato pubblicato il 06 maggio 2015 alle ore 06:37.

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La start-up è meccanica, e già questa è una notizia. Quaranta persone verranno assunte entro fine anno, un centinaio a regime per produrre valvole ad alta tecnologia a Trezzo d’Adda, alle porte di Milano. L’operazione è parte di un riassetto più ampio, che vede B4 holding (attraverso il veicolo Augeo3), un gruppo di manager del settore e l’imprenditore statunitense David Brian Meador nuovi azionisti del gruppo Gwc, con attività in Usa, Cina e ora anche in Italia. In quattro anni gli investimenti in Italia saranno pari a 7,5 milioni di euro, impiegati per attrezzare linee di montaggio e di test delle valvole in un capannone da 7mila metri quadri, a cui si aggiungono altri 2mila metri di uffici. «Punteremo sulla fascia alta di mercato – spiega il Ceo del gruppo Gwc Paolo Palella – dove l’Italia può vantare una leadership assoluta. La frenata del settore Oil&Gas a nostro avviso è temporanea e abbiamo già numerose richieste da parte del mercato». Le prime assunzioni sono già state effettuate ed entro fine anno l’ipotesi è quella di avere una quarantina di addetti, più che raddoppiati a regime secondo le indicazione del business plan. Nel 2016, primo anno “intero” di produzione, Gwc Italia dovrebbe sviluppare 20 milioni di ricavi per poi salire a 30 l’anno successivo. «Nel primo anno di attività – aggiunge Fabrizio Baroni, managing partner di B4 Investimenti – l’investimento sarà di almeno cinque milioni e prevediamo di avviare la produzione dopo l’estate, una volta espletate tutte le procedure di autorizzazione e di qualifica necessarie. Da questo punto di vista devo dire che ciò che si sente dire della burocrazia italiana è purtroppo vero, c’è un’estrema difficoltà nell’ottenere anche semplici allacciamenti alle utenze, il percorso è pieno di ostacoli». La produzione del gruppo si dividerà in diverse fasce, lasciando agli stabilimenti cinesi e statunitensi i modelli meno sofisticati concentrando invece nel sito italiano la produzione di più alta qualità, valvole di elevate dimensioni e/o complessità destinate al mercato globale dell’Oil&Gas. «L’export – spiega Palella – assorbirà il 100% della nostra produzione, con un focus su Golfo Persico, Cina, Sud America ma anche Stati Uniti e Canada. E la discesa dell’euro è certamente un vantaggio non marginale».

In 3-4 anni, il 50% dei ricavi delle valvole del gruppo Gwc deriverà dalla produzione italiana.

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