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Questo articolo è stato pubblicato il 22 maggio 2015 alle ore 06:37.
L'ultima modifica è del 22 maggio 2015 alle ore 06:40.

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ROMA

Dopo anni di correzioni normative, a colpi di polemiche e rinvii, partono (così promette il Governo) le gare per le nuove concessioni nella distribuzione locale del gas metano. Il Ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi ha firmato l’atteso regolamento sui criteri di gara, che nel gennaio scorso aveva ottenuto il via libera dal Consiglio di Stato.

Il provvedimento, sottolinea il Ministero dello Sviluppo in una nota, «va a chiarire ulteriormente il quadro normativo del mercato di distribuzione del gas che di fatto vedrà l’avvio delle gare da parte delle stazioni appaltanti per la scelta dei nuovi distributori in molte città italiane a tutto vantaggio della concorrenza e soprattutto dei clienti finali».

Il ministero ricorda che a partire dal prossimo 11 luglio saranno indette, praticamente insieme, 32 gare per il rinnovo dei distributori in molte grandi città italiane. All’appello ci sono grandi centri, come Roma, Milano, Bologna, Torino, Padova, Siena, Parma, Pavia, Vicenza e Trento.

La scadenza sembra quindi confermata, malgrado nel settore circolasse - rimarcano tra gli altri gli analisti di Quotidiano Energia - qualche perplessità legata soprattutto all’accavallarsi di troppi bandi in un lasso di tempo ristretto. Il tutto dopo una serie di rinvii e ripensamenti ultradecennali. Va ricordato che la riforma della distribuzione del gas era già prevista come uno degli elementi cardine del Decreto Legislativo del 2000 che ha liberalizzato il settore, e che ha appunto stabilito di affidare anche questa attività alla concorrenza con l’affidamento del servizio in regime di concessione unicamente tramite asta competitiva ad evidenza pubblica per un periodo non superiore a 12 anni.

Il nuovo sistema di gare prevede una serie di norme vincolanti che dovrebero garantire ua migliore efficienza tecnico-economica anche attraverso aggregazioni di operatori rispetto ad ambiti territoriali predefiniti. Tutto ciò dovrebbe tradursi in condizioni migliori per i clienti finali, sia per la qualità del servizio che per il contenimento delle tariffe.

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