Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 23 maggio 2015 alle ore 08:12.

My24

CASERTA

«Il governo dia una svolta netta alla vertenza Whirlpool» e «Il lavoro si fa con gli investimenti, devono saperlo il governo e anche Whirlpool», i messaggi che lavoratori e sindacati ieri hanno lanciato con lo sciopero dell’industria casertana indetto da Fiom, Fim, Uilm e Ugl metalmeccanici. Messaggi che le rsu della Whirlpool di Carinaro (Caserta) hanno ribadito nel pomeriggio al presidente del Consiglio, Matteo Renzi (a Salerno per una manifestazione elettorale) a cui ha partecipato anche il sindaco del comune campano, Marianna dell’Aprovitola. Renzi, secondo il racconto dei sindacalisti, avrebbe detto che la multinazionale deve ancora scoprire le carte e ha confermato appoggio perché l’impianto di Carinaro continui a produrre sotto l’insegna Whirlpool o sotto altra insegna. Ma la tensione sale e la protesta diventa più accesa. Lo sciopero di ieri sarà seguito da una seconda manifestazione di protesta, indetta per il 12 giugno, a cui parteciperanno i lavoratori di tutto il gruppo in tutta Italia che si riuniranno a Varese.

Ieri un corteo di oltre 3mila persone si è snodato per le strade della città della Reggia invocando una soluzione della vertenza aperta dalla multinazionale dell’elettrodomestico che prevede in primis la chiusura dello stabilimento di Carinaro con 815 lavoratori in organico. E prevede anche la chiusura del sito di None in Piemonte, la fusione di due impianti nelle Marche, per un totale di 2.060 esuberi per il sindacato, circa 1.780 per l’azienda, al netto di 300 assunzioni previste. Ma la manifestazione dei lavoratori casertani ha voluto accendere i riflettori su numerose altre crisi in atto che stanno desertificando la Campania. Al corteo, infatti, hanno partecipato rappresentanze di Avio di Pomigliano, Alenia di Capodichino, Jabil, Firema. E, ancora, ex lavoratori di aziende in crisi o addirittura chiuse da molti anni come Ixfin e Finmek.

«Non accetteremo mai i 2.060 esuberi dichiarati e accetteremo la chiusura di Carinaro – dice il segretario nazionale della Fim Cisl Marco Bentivogli – Renzi scelga da che parte stare». Al premier si rivolge anche Anna Rea, segretario della Uil Campania: «Renzi i problemi li deve risolvere e non può affermare che Carinaro era già spacciata; altrimenti dovremmo pensare che sapeva già tutto quando Whirlpool acquisì gli stabilimenti Indesit». Per Gianni Venturi, della segreteria nazionale Fiom-Cgil, «è necessario imprimere una svolta alla vertenza, ed evitare chiusure a Nord e a Sud». Il segretario della Cgil Campania Franco Tavella parla di «beffa da evitare», in merito alla chiusura di Carinaro; mentre Giovanni Sgambati, segretario di Uilm Campania, dice: «La fabbrica, quella aperta, nel Casertano, è presidio di legalità».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenta la notizia

Ultimi di sezione

Shopping24

Dai nostri archivi