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Questo articolo è stato pubblicato il 26 maggio 2015 alle ore 06:37.

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Prenderà formalmente il via quest’oggi il confronto per il rinnovo del contratto nazionale dell’industria e alimentare, contratto nazionale che interessa le sorti di oltre 58mila imprese e 400mila lavoratori: il primo atto è il definitivo varo della piattaforma sindacale, previsto per il pomeriggio. Da ieri a Cervia è infatti in corso l'assemblea generale dei delegati di Fai, Flai e Uila che avrà il compito di discutere, emendare e approvare i testi con le richieste delle sigle. Ad aprire i lavori, ieri, è stata la relazione introduttiva del segretario generale di Uila Stefano Mantegazza. L'assemblea, presieduta dal segretario generale della Flai Stefania Crogi, proseguirà oggi per concludersi con l'intervento del segretario confederale della Cisl Luigi Sbarra, nella veste di commissario di Fai, e con la votazione sulle piattaforme (oltre a quella dell'industria ci sono anche quelle di cooperazione alimentare e panificazione) che saranno successivamente inviate alle controparti. Punto di partenza del tavolo è le bozza di piattaforma elaborata a Roma ad aprile scorso, in occasione degli esecutivi unitari.

Il capitolo economico parte da una richiesta d'aumento salariale da 150 euro mensili. Per i nuovi assunti a tempo indeterminato, al fine di armonizzare e rafforzare i trattamenti, si chiede che si attivino maggiori tutele occupazionali. Rivendicati dai sindacati percorsi che aiutino la stabilizzazione dei rapporti di lavoro. Importanti anche le richieste in merito ai tempi di conciliazione di vita e di lavoro con un riordino della regolazione contrattuale dei congedi parentali che preveda una loro fruibilità su base oraria; il congedo parentale fino ai 14 anni di vita dei figli; un giorno in più per la malattia del figlio e la retribuzione di almeno due giorni di permesso in caso di sua malattia. In materia di welfare contrattuale si chiede la costituzione di un sistema mutualistico a carico delle imprese che garantisca, ai lavoratori licenziati a due anni dalla pensione, una integrazione adeguata a quanto previsto dalla Naspi. Sul versante della certificazione etica delle aziende, nel documento delle sigle si apre a procedure di accreditamento affidate a soggetti e organismi terzi, prevedendo la consultazione delle rsu. Sugli assetti contrattuali è essenziale la diffusione della contrattazione di secondo livello e l’estensione del diritto di assemblea nelle aziende con meno di 15 dipendenti.

.@MrPriscus

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