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Questo articolo è stato pubblicato il 13 giugno 2015 alle ore 08:13.

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Il primo appuntamento, sull'onda dell'emergenza della presentazione delle domande Pac, sarà con il ministero delle Politiche agricole, l'Agea e gli altri organismi pagatori per rivedere la macchina «perché così come è oggi non va». Agrinsieme (il coordinamento di Confagricoltura, Cia e Alleanza delle cooperative agroalimentari) ha allargato il perimetro della rappresentanza agricola alla Copagri e ha rafforzato l'impegno del piano programmatico lanciato nella conferenza economica del novembre 2014.

La semplificazione amministrativa resta tra le priorità, come ha ribadito il nuovo coordinatore, Dino Scanavino (presidente della Cia) che raccoglie il testimone dal presidente della Confagricoltura, Mario Guidi. Agrinsieme, forte di una base agricola dichiarata di 1,7 milioni di associati e un valore del fatturato del sistema coop di oltre 34 miliardi, intende rilanciare con il governo un intervento forte per lo sviluppo del settore. E si prepara a un autunno caldo tra sburocratizzazione e fisco, nervo scoperto dopo la stangata Imu sui terreni agricoli. Una partita che il coordinamento, dopo la mobilitazione in tutta Italia, intende comunque riportare al tavolo di confronto con l'esecutivo. D'altra parte - hanno sostenuto i presidenti di Confagricoltura e di Fedagri, Giorgio Mercuri, - dopo i danni economici subiti per l'embargo russo, le imprese non sono in grado di tollerare «altri oneri di tipo fiscale». In primo piano anche l'aggregazione e riorganizzazione delle filiere e l'obiettivo di Agrinsieme è di dirottare le risorse previste nei Piani di sviluppo rurale delle regioni su forme di aggregazione e investimenti che privilegino innovazione e internazionalizzazione, interventi considerati strategici per rendere più competitive le imprese sul mercato.

Il programma prevede anche il sostegno al ricambio generazionale e l'attivazione di nuovi strumenti per il credito puntando anche su politiche innovative relative ad assicurazioni e fondi mutualistici. «Le nostre imprese - ha sottolineato Agrinsieme - devono anche incamminarsi sulla strada della corretta gestione delle risorse naturali, dal suolo all'acqua, per coniugare produttività e sostenibilità e per valorizzare il ruolo delle aziende agricole nel campo delle agroenergie e dei servizi eco-ambientali».

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