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Questo articolo è stato pubblicato il 30 giugno 2015 alle ore 06:38.

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La Commissione europea ha definito ieri la lista dei progetti assegnatari della prima tranche da 13,1 miliardi di euro dei fondi 2014-2020 per le infrastrutture (la Connecting europe facility, Cef), che vale in tutto 26 miliardi di euro.

L’Italia ha ottenuto finanziamenti per 1.158 milioni di euro per 15 interventi, tra cui in primo piano 590 milioni per il tunnel ferroviario del Brennero, 472 per l’alta capacità Torino-Lione (in entrambi i casi le quote per l’Italia), progetti transfrontalieri per i quali la Commissione ha concesso lo sperato 40% sul totale, e 41 milioni per il potenziamento tecnologico e infrastrutturale della linea ferroviaria Chiasso-Milano (importante per intercettare il potenziamento del Gottardo, in Svizzera).

I fondi ottenuti dall’Italia sono inferiori all’obiettivo massimo di due miliardi sperato dal ministero delle Infrastrutture nell'autunno scorso, in vista della scadenza del bando europeo, il 18 febbraio. In tutto l’Italia aveva chiesto 2,47 miliardi di euro. Tra i progetti respinti il Terzo Valico ferroviario Genova-Milano (l’Italia aveva chiesto 110 milioni) e il potenziamento del nodo ferroviario di Genova (112 milioni).

Tuttavia «l’Italia – fa sapere la Commissione – è il terzo maggior beneficiario Ue di questo primo appello Cef», dopo Germania e Francia. E considerando i fondi totali a progetti che interessano l’Italia (comprese cioè le quote austriache sul Brennero e francese alla Torino-Lione) si arriva a fondi Ue per oltre due miliardi di euro.

Soddisfatto il premier Matteo Renzi: «Il riconoscimento ricevuto dall’Italia sui progetti ferroviari transfrontalieri – ha scritto in una nota – è il segno della determinazione e del buon lavoro fatto. Significa più investimenti europei, più posti di lavoro, più efficienza nei trasporti, maggiore scambio e movimento con il resto d’Europa».

«La scelta dei grandi corridoi ferroviari – ha commentato il ministero delle Infrastrutture Graziano Delrio – è una strategia vincente, unitamente a massicci investimenti sull’Alta velocità nel Sud e a un sistema più efficiente per il trasporto pubblico locale».

Le proposte di finanziamento della Commissione devono ora essere adottate formalmente dal “Comitato per il Cef”, che si riunirà il 10 luglio. In seguito, l’Agenzia Inea firmerà le singole convenzioni con i soggetti beneficiari.

I fondi assegnati a Brennero e Torino-Lione si riferiscono alla spesa prevista per il periodo 2016-2019. Per il Brennero Italia e Austria prevedono di spendere 605,7 milioni per progetti e cunicoli pilota, con copertura Ue al 50% (302,8 milioni), di cui la metà (151 mln) per l’Italia. Per la parte lavori, sempre sul Brennero, la Ue finanzia con il Cef 878,6 milioni su 2.196 di spesa 2016-19 (il 40%), di cui 439 a beneficio della parte italiana. Per la Torino-Lione la Ue coprirà 459 milioni su 1.981 (il 41%), di cui 472 milioni all’Italia (che in base agli accordi con la Francia deve coprire il 58% dei costi totali).

Gli altri progetti italiani finanziati, a parte la connessione ferroviaria Chiasso-Milano (41 milioni), ottengono piccole cifre: ad esempio 13,7 milioni per il sistema tecnologico Ertms sulla linea ferroviaria Genova-Rotterdam, 3,4 milioni ai progetti tecnologici sull’interporto di Padova, 13,1 milioni per uno studio sulle autostrade del mare, 9,2 milioni per un piano di miglioramento della navigabilità del Po.

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