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Questo articolo è stato pubblicato il 10 luglio 2015 alle ore 06:37.

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Accantonate per un pomeriggio le polemiche sulla proposta di riforma previdenziale, i sindacati dei pensionati e il presidente dell’Inps, Tito Boeri, si sono incontrati ieri pomeriggio per avviare un «utile percorso di confronto», in vista della stesura di un nuovo protocollo di relazioni industriali.

I segretari di Spi-Cgil Carla Cantone, di Fnp-Cisl Gigi Bonfanti e di Uilp-Uil Romano Bellissima, avevano sollecitato il faccia a faccia per «riprendere un rapporto costruttivo» con l’Istituto e nei prossimi giorni sono previsti nuovi incontri tecnici per affrontare problemi gestionali. «È un percorso utile sia alla presidenza dell’Inps che ai sindacati - ha spiegato Carla Cantone (Spi) - in un momento di scontro ovunque, avere un tavolo di confronto è importante per tanti pensionati. Ci serve per acquisire le informazioni per poi discutere con il governo».

Eppure poche ore prima di incontrare i pensionati lo stesso Boeri era impegnato a replicare alle forti critiche mosse dalla leader della Cgil Susanna Camusso, alla sua proposta di riforma delle pensioni, che per ripristinare un certo grado di flessibilità nelle uscite e assicurare «sostenibilità», prevede per chi va in pensione prima di spalmare il montante contributivo su più mesi rispetto a chi va in pensione più tardi. «Non ci sarà nessuna riduzione degli assegni del 35% come prospettato da Camusso, nessun ricalcolo sul contributivo e, soprattutto, nessun taglio delle pensioni basse» ha ribadito ieri Boeri in un’audizione alla Camera. «Sono contenta che Boeri lo dica» ha risposto Camusso, che però ha tenuto il punto: «capisco che se lui dice che le penalizzazioni devono essere quelle del 3,5% l’anno e con un po’ di anni di flessibilità non arriviamo lontano dalle quelle cifre».

Proprio il tema delle pensioni, insieme a quello del fisco, della contrattazione, dell’attuazione delle regole della rappresentanza, sarà al centro della riunione delle segreterie unitarie di Cgil, Cisl e Uil che si terrà lunedì prossimo. Era stata Camusso con una lettera, a proporre agli altri due leader di vedersi per cercare di lavorare ad un progetto unitario. Come ha sottolineato ieri alla riunione dell’esecutivo Cisl, il segretario generale del sindacato di Via Po, Annamaria Furlan, andrà lunedì all’incontro per porre l’accento sulla necessità di trovare un accordo per riformare il modello contrattuale, rafforzando i contratti di secondo livello, per introdurre meccanismi di partecipazione dei lavoratori all’impresa, riformare la governance degli enti pubblici e privati ed arrivare ad un patto sociale per la crescita e il rilancio degli investimenti con il governo, non escludendo naturalmente un accordo su fisco e pensioni.

Sullo sfondo resta la sfida lanciata dal premier Renzi alle parti sociali: o trovate voi un accordo sul nuovo modello contrattuale, sull’attuazione delle regole su rappresentanza, partecipazione e salario minimo, o interverrà il governo.

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