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Questo articolo è stato pubblicato il 14 luglio 2015 alle ore 06:37.

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Le Ferrovie scommettono sul Mezzogiorno. Ieri un doppio annuncio: il riavvio dei lavori per la nuova stazione ad Alta velocità di Napoli Afragòla progettata dall’architetto Zaha Hadid; la partenza, a ottobre, dei cantieri preliminari dell’Alta velocità Napoli-Bari.

Il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, ieri mattina era in Campania per un sopralluogo ad Afragòla (pochi chilometri a Nord di Napoli) e verificare di persona lo stato dell’arte dei lavori. «Smettiamola di raccontare che l'Italia non ce la fa mai, l'Italia e il Sud ce la possono fare» dice Delrio. Ad Afragòla le attività di cantiere sono state riavviate nel marzo 2015 dall’associazione temporanea d’impresa Astaldi-Nbi. L’appalto è stato aggiudicato per un importo di 61,1 milioni di euro. Entro il primo trimestre 2017, assicura Rfi, terminerà la prima fase dei lavori: la nuova stazione Tav Napoli Afragòla sarà così utilizzabile dai viaggiatori.

«La stazione di Afragòla, che è anche un’opera di grande archiettettura contemporanea, è strategica ma non sostituirà la stazione di Napoli» precisa il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, anch’egli presente alla cerimonia di riaffidamento dei lavori. Per De Luca questa stazione non sarà sostitutiva di quella di Napoli, «servirà solo ai treni in transito da Sud a Nord, facendo risparmiare notevolmente i tempi di percorrenza».

All’Expo di Milano parla l’amministratore delegato del gruppo Fs, Michele Mario Elia, nell’ambito di un evento sulla mobilità sostenibile. «In Ferrovie - spiega Elia - abbiamo sempre sostenuto la necessità di un collegamento veloce e forte tra Napoli e Bari e sulla Palermo-Messina. Questi collegamenti andavano realizzati da tempo e di recente sono stati finanziati e in più affidati a un commissario solo per accelerare delle partite burocratiche, non per bypassare normative di appalto o altre tipologie di questo genere. Questo comporterà - continua Elia - che a ottobre apriremo i primi cantieri di opere accessorie per poter preparare l'intervento definitivo dopo un anno, nel frattempo svolgeremo la gara e completeremo la progettazione definitiva». Ad Afragòla, sullo stesso argomento, interviene Delrio, il quale ricorda come la linea ferroviaria Napoli-Bari «sia un'opera importantissima che ha già finanziamenti importanti per oltre quattro miliardi». Delrio aggiunge che «dobbiamo rispettare i tempi che ci siamo dati».

Altra questione, il trasporto dei Tir sui treni. Ancora Elia dall’Expo di Milano: «Stiamo lavorando per avviare un servizio di trasporto di camion sui treni ed entro un anno e mezzo saremo in grado di trasportarli da Gioia Tauro (Calabria) al Brennero». Fs è al lavoro anche per «aumentare la capacità dei treni merci dagli attuali 350/400 metri a 700 metri di lunghezza». Per Elia si potrà così «risparmiare il 70% di CO2».

Infine, il Cda di Fs ha dato il via libera a una nuova tranche di emissioni obbligazionarie e ha confermato l'iter di quotazione per una parte del gruppo.

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