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Questo articolo è stato pubblicato il 17 luglio 2015 alle ore 06:37.
Gli effetti del deal da 15,6 miliardi con Alcatel Lucent sono ancora di là da venire, ma per Nokia Networks, qui in Italia, è già tempo di grandi cambiamenti: il gigante finlandese delle reti di telecomunicazione ha infatti comunicato alle segreterie nazionali di Fim, Fiom e Uilm la disdetta di tutti gli integrativi in vigore e l'imminente passaggio dal ccnl dei metalmeccanici a quello delle Tlc.
Un fulmine a ciel sereno per i circa 350 dipendenti attivi nello Stivale per lo più su attività commerciali e amministrative, concretizzatosi attraverso due lettere che l'azienda ha inviato lo scorso 14 luglio alle parti sociali. Nella prima Nokia comunica «il recesso, con effetto dal 31 dicembre 2015, da ogni accordo aziendale che sia attualmente in vigore». Cinque i testi cui si fa riferimento, sottoscritti in un arco di tempo che va dal 1996 al 2015. Nella seconda lettera, l'azienda informa che, sempre dalla fine dell'anno, «cesserà di applicare nei confronti del proprio personale il ccnl per i dipendenti delle industrie metalmeccaniche». Dal primo gennaio 2016, infatti, «sarà infatti applicato il ccnl per il personale dipendente da imprese esercenti servizi di telecomunicazione». Fino alla data in questione, Nokia si dichiara «a disposizione per l'eventuale negoziazione volta all'armonizzazione dei trattamenti». La vicenda ha un antefatto: la sentenza con la quale pochi giorni fa il Tribunale di Milano ha intimato all'azienda finlandese il reintegro di tre dipendenti che, insieme con altri 110 colleghi, erano stati licenziati alla fine dell'anno scorso. Anzi due: l'impegno assunto dal governo (al tavolo per la cessione del sito Alcatel Lucent di Trieste all'americana Flextronics) a chiedere un incontro a Nokia sul proprio futuro italiano che ancora non si è tradotto in nulla di concreto. Roberta Turi di Fiom non usa mezzi termini: «È venuto il momento che il governo intervenga nei confronti della Finlandia per far assumere alla Nokia comportamenti corretti, anche nei confronti delle istituzioni». Telegrafico lo statement aziendale: «Nokia Networks ha deciso di adottare in ottemperanza alla normativa vigente il contratto di lavoro collettivo telecomunicazioni che meglio riflette il suo posizionamento sul mercato italiano».
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