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Questo articolo è stato pubblicato il 31 luglio 2015 alle ore 06:38.

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È boom di per la vacanza in bicicletta. Il cicloturismo genera in Europa un indotto economico di 44 miliardi, con 2 milioni di viaggi e 20 milioni di pernottamenti, secondo le rilevazioni dell'Enit. In Italia ha un valore potenziale di 3,2 miliardi ,e sta crescendo ad un ritmo costante.

Con 2..728.600 esemplari prodotti nel 2014, in crescita del 2,1% sull'anno precedente, l'Italia si conferma primo produttore di biciclette in Europa (fonte Ancma). L'obiettivo è diventare anche un Paese a misura di bici, ma servono infrastrutture adeguate. In Emilia Romagna, dove dieci club di prodotto bike si sono uniti in consorzio fondando Terrabici, si segnala un trend positivo di arrivi nei mesi primaverili. In un anno la regione accoglie 1,4 milioni di presenze e 300mila arrivi (85% stranieri).

Le previsioni della società di consulenza Jfc parlano di «2,3 milioni di cicloturisti che soggiorneranno in Italia quest'anno mossi da questa passione per 13 milioni di pernottamenti, in crescita del 5% rispetto al 2014: 36% italiani e 64% stranieri, soprattutto di lingua tedesca». Una stima della Fiab (Federazione italiana amici della bicicletta) calcola che una persona che va in bici per una giornata ed effettua un pernottamento vale 80 euro di spesa. «Una nota negativa – spiega Giuseppe Ricci, presidente del Consorzio Girohotels Cesenatico – è però rappresentata dalle condizioni delle strade, che dopo il maltempo invernale si presentano pessime». Una pista ciclabile può costare fino a 400 euro al metro, ma studi internazionali dimostrano che ogni euro investito in questo settore ne restituisce 4 o 5 alla collettività in meno di tre anni. In Europa il settore è in fortissima espansione, apprezzato soprattutto dai tedeschi e dagli olandesi. Restando in Italia, spicca la provincia autonoma di Trento con i suoi 400 chilometri di piste ciclabili che, dal 2009, generano oltre 100 milioni di euro l'anno.

«I fattori più critici – commenta Massimo Feruzzi, amministratore di Jfc – sono rappresentati dalla mancanza di un raccordo nazionale e dal fatto che quasi tutte le proposte di percorsi sono rinchiuse nei confini amministrativi». Vie verdi e piste ciclopedonali cominciano ad essere più numerose ma restano ancora poco conosciute. Per questo CosmoBike Show, la fiera dedicata al mondo della bicicletta in programma a Verona a settembre, ha istituito un premio che valorizza i luoghi d'Italia visitabili in bici. In Veneto, ad esempio, ci sono oltre mille chilometri di piste tabellate ed è stato annunciato un progetto di itinerario cicloturistico di 300 chilometri per collegare Verona a Firenze. Eurovelo8, la pista del Mediterraneo, è un progetto co-finanziato dall'Unione Europea che vede cooperare un network transnazionale di 13 partner per la realizzazione di azioni congiunte di promozione e commercializzazione del percorso ciclabile che si snoda per 5.900 chilometri.

Anche Umbria e Marche hanno avviato iniziative per conquistare il turista delle due ruote, mentre la Sardegna ha fissato un piano regionale del valore di 8 milioni di investimento per opere che prenderanno il via dal 2017. Tra le tendenze più recenti, lo slow bike dei nuclei familiari, l'abbinamento treno più bici, l'e-bike per passeggiate lente e poi downhill e gran fondo per chi cerca emozioni più forti. Trentino Alto Adige, Toscana, Emilia Romagna sono le aree geografiche più frequentate.

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