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Questo articolo è stato pubblicato il 08 agosto 2015 alle ore 08:13.

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L’università Cattolica acquisterà gli spazi della caserma Garibaldi a Milano per potenziare didattica e ricerca e creare un nuovo polo formativo nel cuore della città. L’operazione rientra in protocollo d’intesa siglato nei giorni scorsi dal comune di Milano, i ministeri dell’Interno e della Difesa, il Mibact, l’Agenzia del Demanio e l’ateneo con l’obiettivo di riqualificare e valorizzare le caserme Garibaldi, Montello e Santa Barbara e, allo stesso tempo, ampliare l’offerta universitaria della città e razionalizzare gli spazi in uso alle Forze Armate. Nel dettaglio, la Cattolica acquisirà la proprietà della caserma Garibaldi per un valore di 88 milioni di euro, importo che sarà erogato attraverso il finanziamento dei costi di rifunzionalizzazione della Caserma Montello per le esigenze della Polizia di Stato e della Caserma Santa Barbara per le necessità del ministero della Difesa. Dal canto suo, il comune di Milano si impegna a mettere in campo gli interventi necessari a realizzare l’operazione e a garantirne la conformità urbanistica ed edilizia. Spetterà poi al prefetto di Milano, Francesco Paolo Tronca, definire un Accordo territoriale di sicurezza integrata per stabilire tempi e modalità dell’operazione, anche tramite una suddivisione per lotti funzionali. «Questo accordo è la prosecuzione di un importante percorso di collaborazione tra le istituzioni in atto da tempo, cui ha lavorato con impegno anche l’ex vicesindaco Ada Lucia De Cesaris» ha commentato il sindaco Giuliano Pisapia, e il rettore della Cattolica, Francesco Anelli, ha spiegato che «il progetto darà vita a un grande polo culturale e formativo, di prestigio anche dal punto di vista storico e architettonico, nel cuore dell'area metropolitana di Milano».

Un’operazione che, sottolinea il direttore dell'agenzia del Demanio, Roberto Reggi, permetterà «un risparmio di spesa per locazioni pari a circa 3,6 milioni di euro annui e la liberazione di 5 compendi demaniali del valore di circa 65 milioni di euro in uso all’Interno» , oltre a «generare lavoro per le imprese per circa 88 milioni di euro».

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