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Questo articolo è stato pubblicato il 05 settembre 2015 alle ore 08:13.

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Non solo a Cernobbio si parla di impresa. I giovani imprenditori hanno affrontato ieri, a Milano alla festa nazionale del Pd, i problemi delle start up e, più in generale, delle aziende italiane impegnate in nuovi settori, dalla comunicazione alla consulenza finanziaria e d’immagine alle vendite on line. Il messaggio alla politica è quello di impegnarsi insieme per favorire gli investimenti, prima ancora che tagliare le tasse. «Il problema del fisco esiste e in certe regioni si arriva addirittura al 75 percento. In questo momento dobbiamo favorire gli investimenti migliorando l’accesso al credito e supportando il capitale di rischio. Il settore pubblico deve soprattutto impegnarsi per migliorare l’innovazione e la competitività e favorire la crescita di imprese esistenti e la nascita di start up, che sono anche utile strumento di innovazione e digitalizzazione per le pmi», dice Marco Gay, presidente degli Giovani industriali di Confindustria.

La politica ha bisogno di una visione più ampia di quella delle elezioni, dicono i giovani di Assolombarda. «Occorre guardare oltre i tempi elettorali, le nostre imprese durano più di un governo e quindi per lavorare insieme abbiamo bisogno di una politica industriale di lungo periodo e capace di ascoltarci», dice Emiliano Novelli, presidente del Giovani imprenditori di Assolombarda. L’imprenditore lancia anche il messaggio della necessità di una formazione politica: «Non solo in azienda, ma anche nei partiti si deve ripartire dallo studio, dalla formazione, dalla comprensione della realtà. Nemmeno i politici possono improvvisarsi».

Tante le esperienze raccontate ieri sul palco della festa del Partito democratico a Milano. Si sono confrontati, oltre a Gay e Novelli – che hanno parlato delle loro esperienze da imprenditori prima ancora che dei loro ruoli istituzionali – anche gli imprenditori Andrea Zoppolato, Concetta D’Emma, Andrea De Spirt, Giacomo Biraghi, Mattia Mor (anche responsabile dell’Innovazione del Pd Lombardia) e il manager Gabriele Messina (anche nella direzione del Pd lombardo). «È sempre più importante che la politica ascolti chi fa impresa da zero in maniera innovativa – dice Mattia Mor, impegnato nel settore moda – Perché la politica ha la possibilità di agevolare la creazione di ecosistemi competitivi dove le idee e la creatività degli imprenditori possano diventare realtà trasformandosi in sviluppo ed occupazione».

Per Mor l’Italia ha la possibilità di uscire dalla crisi e di migliorare il sistema imprenditoriale. «Noi italiani in questo siamo maestri e passando grande parte dell’anno in Asia mi rendo di quali opportunità abbiamo in termini di crescita e sviluppo se sapessimo interpretare al meglio questo bisogno».

Quanto alla ripresa, per i giovani industriali non c’è ancora ma si può parlare di ripartenza. «I dati sono positivi, ma siamo ancora a parlare di decimali, non ci può bastare. Ci auguriamo sia solo l’inizio», conclude Gay.

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