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Questo articolo è stato pubblicato il 10 settembre 2015 alle ore 06:37.

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La partita più grossa è sicuramente quella dei metalmeccanici, con le sigle che si presenteranno divise come accade ormai da qualche anno. Non saranno tuttavia da meno i negoziati riguardanti il chimico-farmaceutico, l’industria alimentare e la grande distribuzione organizzata, dove c’è maggiore tradizione di unitarietà tra i sindacati. Come se non bastassero le crisi aziendali, a “riscaldare” le temperature dell'autunno 2015 contribuirà il rinnovo di ben 23 contratti nazionali di categoria, per un totale di 5,2 milioni di lavoratori interessati.

Gran parte dell'attenzione è concentrata sul ccnl dei metalmeccanici (1,6 milioni di addetti): le assemblee degli iscritti a Fim e Uilm hanno dato il via libera alla loro piattaforma, incentrata su una richiesta di 105 euro. Il rinnovo, secondo il segretario di Uilm Rocco Palombella, è «utile per i lavoratori, per le aziende, per il Paese, per il governo: chiuderlo positivamente, liberando risorse, potrebbe favorire la ripresa». Fiom presenterà la piattaforma sua entro ottobre ma, attraverso il comitato centrale di lunedì, ha auspicato rinnovo annuale della parte economica e una durata triennale di quella normativa. Undici, invece, i ccnl in scadenza del perimetro di Femca, Filctem e Uiltec, per complessivi 500mila lavoratori.

Cinque gli appuntamenti significativi previsti nel mese di settembre, ricostruisce Filctem: si comincia il 15 con l'assemblea che varerà la piattaforma del settore chimico-farmaceutico (171mila gli addetti, richiesta di aumento 123 euro). Il 23, 24, 25 settembre si svolgeranno rispettivamente le assemblee dei settori gomma-plastica (140mila addetti, 105 euro l'aumento richiesto), gas-acqua (48mila addetti, 128 euro di richiesta), energia e petrolio (37mila dipendenti, chiesti 134 euro). Infine il 30 settembre si approverà la piattaforma degli elettrici (circa 60mila i lavoratori interessati). Sul versante di Fai, Flai e Uila – cinque contratti in ballo per 550mila addetti coinvolti - la partita più grossa è quella dell'industria alimentare: primo incontro con la controparte fissato per lunedì prossimo, richiesta di aumento da 150 euro. Ieri l'assemblea di Flai, con il segretario Stefania Crogi che ha parlato di «settore profondamente mutato negli anni. Le richieste che porteremo al tavolo vogliono tracciare anche dei binari che permettano di portarci in uno scenario di ripresa e di sviluppo». In ultimo la partita del terziario, con trattative che riguardano addirittura 2,5 milioni di addetti: il 30 settembre ci si vede con le coop, l'1 ottobre con Federdistribuzione per la Gdo. «La contrattazione – secondo il segretario di Fisascat Pierangelo Raineri - avrà un ruolo fondamentale: a essa sarà affidato il compito di recepire l'evoluzione normativa sulla riforma del lavoro giunta a completamento proprio in questi giorni».

.@MrPriscus

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