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Nuovi prestiti al palo nonostante i tassi bonsai

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Nuovi prestiti al palo nonostante i tassi bonsai

Lo scatto si è esaurito. Dopo la battuta d’arresto di ottobre, anche a novembre si segnala una preoccupante inversione di rotta nell’erogazione di nuovi prestiti alle imprese, finanziamenti che invece sono stati in crescita a doppia cifra fino allo scorso settembre. Le erogazioni del mese sono state pari a 34,1 miliardi, in calo dell’1,1% rispetto allo stesso mese del 2014. Dall’inizio dell’anno si mantiene ancora una crescita cospicua, pari a 47 miliardi di euro (+13,3%) che tuttavia ora nei dati Bce pare del tutto smorzata, a dispetto del ridotto livello dei tassi di interesse.

Una richiesta di credito ridotta confermata anche dalla lettura dei dati Istat sugli investimenti delle imprese, con un tasso medio sceso nel terzo trimestre 2015 al 18,8%, in calo di 0,3 punti percentuali rispetto al trimestre precedente e di 0,2 punti percentuali rispetto al corrispondente trimestre del 2014.

Le buone notizie riguardano invece la discesa dei tassi, con cinque punti base di “sconto” per le imprese. Il valore medio di novembre registrato dalla Bce su dati Bankitalia è pari all’1,87%, 68 punti base in meno rispetto allo stesso mese del 2014.

Per la prima volta dall’inizio della crisi, lo scorso settembre i tassi medi per le imprese italiani sono stati inferiori rispetto a quelli tedeschi, forbice tornata ad allargarsi a nostro sfavore a ottobre e ora tornata a ridursi. In media la Germania è più conveniente di 20 punti base, anche se per i prestiti di taglia superiore al milione di euro i tassi italiani sono migliori, 1,28% da noi, 1,42% a Berlino. In un anno il gap con la Germania si è comunque ridotto drasticamente, dai 68 punti base di un anno fa ai 20 odierni.

Con la discesa di novembre i tassi italiani si portano esattamente in linea con la media della zona euro (1,87%), mentre un anno fa il gap a sfavore dell’Italia era di 32 punti base.

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