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In Puglia i droni di Finmeccanica

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Industria

In Puglia i droni di Finmeccanica

  • –Domenico Palmiotti

taranto

La sperimentazione dei velivoli a pilotaggio remoto prende quota nell’aeroporto di Grottaglie-Taranto. Dopo i primi test effettuati a dicembre, adesso è la volta di Finmeccanica che ad aprile proverà nello spazio aereo dedicato l’elicottero «Sw-4 Solo», un mezzo da 1,8 tonnellate in grado di essere impiegato sia con controllo remoto che con pilota a bordo.

Come il più piccolo «Sd Hero» da 150 chili, «Solo» può svolgere un’ampia gamma di compiti quali sorveglianza, ricognizione, monitoraggio ambientale e supporto alle operazioni di protezione civile. «Quando parliamo di pilotaggio remoto, non ci riferiamo ad una nicchia, perchè le stime del settore prevedono nel giro di 8-9 anni una crescita del giro d’affari da 5 a 10 miliardi», afferma il ministro delle Infrastrutture e trasporti, Graziano Delrio, ieri all’evento di lancio della piattaforma assieme a Finmeccanica, Difesa, Enac, Enav, Regione Puglia e Aeroporti di Puglia. «Con la ricerca e la sperimentazione che faremo qui - sostiene Delrio -, daremo un contributo importante all’evoluzione del trasporto aereo. Evoluzione che la stessa Europa chiede agli Stati membri in modo da poter accogliere la crescente domanda di trasporto, pari a 2 milioni di voli». «Nell’ambito del cielo unico europeo - rileva Delrio - siamo chiamati a scrivere le regole che devono armonizzare, sotto un profilo della sicurezza e dell’operabilità, i voli con pilota a bordo con quelli senza pilota». L’Italia ha già un vantaggio rispetto agli altri Paesi. «Noi, infatti - continua il ministro -, le regole le stiamo già scrivendo e il vantaggio non va perso. Abbiamo un’infrastruttura dedicata come quella di Grottaglie-Taranto, che vogliamo diventi un riferimento per l’Europa oltrechè per l’Italia, sia perchè qui si è cominciato a costruire un sistema dove si sono integrate, ciascuno per il suo ruolo, le diverse componenti: l’industria, la Difesa, gli enti regolatori come Enac ed Enav, le istituzioni locali, la formazione delle figure professionali attraverso il Politecnico».

Finmeccanica, intervenuta col direttore centrale per le strategie, sviluppo mercati e business, Giovanni Soccodato, evidenzia come l’industria italiana abbia già sviluppato importanti competenze per i velivoli a pilotaggio remoto. «Siamo partiti con Falco - spiega Soccodato -, applicato nella sorveglianza per la sicurezza e la difesa, scelto dall’Onu anche per operazioni di peacekeeping, siamo poi passati a P.1HH, sviluppato insieme a Piaggio, e ora partecipiamo al programma per il drone europeo “Male 2025” insieme a big aeronautici come Airbus e Dassault». «Il lavoro che faremo nell’infrastruttura di Grottaglie-Taranto ci consentirà fra qualche anno di far volare i mezzi senza pilota in uno spazio aereo non più segregato», conclude Soccodato.

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