Economia

Msc, ordine di quattro navi

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Industria

Msc, ordine di quattro navi

  • –Marco Moussanet

PARIGI

«Grazie della fiducia che avete avuto e continuate ad avere nella Francia». François Hollande – il presidente più impopolare di sempre, che di giornate come queste vorrebbe averne una al mese – si rivolge con queste parole, nel salone delle feste dell’Eliseo, a Gianluigi Aponte, il fondatore e presidente del gruppo Msc che ha appena firmato una commessa da quattro miliardi al cantiere Stx di Saint-Nazaire (sulla costa atlantica, nei pressi di Nantes).

Si tratta del più grosso investimento di un privato straniero nel Paese da anni. E dell’ordine del secolo per Stx (il cui azionista maggioritario è coreano ma di cui lo Stato detiene ancora il 33%), che solo quattro anni fa si interrogava drammaticamente sul proprio futuro (e proprio Hollande, allora candidato, si era impegnato ad assicurarglielo).

Per la compagnia italo-svizzera – leader di mercato in Europa, Sud America e Sudafrica – il cantiere francese costruirà quattro navi di nuova generazione, da oltre 200mila tonnellate di stazza lorda, alimentate da gas naturale liquefatto (Gnl, nettamente meno inquinante rispetto al gasolio) che costituiranno quella che verrà conosciuta come la “World Class” di Msc Crociere.

Lunghe 335 metri e larghe 47, le navi saranno tra le più grandi al mondo, con 2.700 cabine e 5.400 letti “bassi”.

Con questa decisione strategica, la società guidata da Gianni Onorato e Pierfrancesco Vago porta a nove miliardi il volume del suo programma di investimenti, aggiungendone appunto quattro ai cinque annunciati all’inizio dell’anno scorso. E a undici le nuove navi (tre delle quali commissionate a Fincantieri), raddoppiando di fatto la flotta attuale.

L’obiettivo è ovviamente quello di giocare un ruolo sempre più da protagonista su un mercato – quello mondiale delle crociere – che non sembra conoscere crisi e neppure rallentamenti. Negli ultimi dieci anni la domanda è cresciuta del 68% ed è addirittura raddoppiata in Francia. Con enormi prospettive di crescita in Paesi come la Cina, dove non a caso Msc ha recentemente firmato un accordo con il più grande operatore turistico privato.

«Tra il 2003 e il 2015 – sottolinea Vago – abbiamo aumentato dell’85% il nostro fatturato». «In Europa – incalza Onorato – gli utenti delle crociere sono circa 6,5 milioni. E 22 milioni nel mondo. Gli spazi di crescita sono notevolissimi». Per un settore che secondo i dati dell’associazione internazionale di categoria ha registrato nel 2014 ricavi per 120 miliardi di dollari, con oltre 90mila addetti full-time.

Le navi – che verranno consegnate tra il 2022 e il 2026 – rappresentano per Stx circa 37 milioni di ore di lavoro, pari a 3.500 posti di lavoro, e garantiscono dieci anni di portafoglio ordini. Va detto che i rapporti tra Msc e il cantiere francese sono antichi e solidi: le dodici navi dell’attuale flotta Msc sono tutte uscite da Saint-Nazaire, che prima di questa megacommessa aveva già ricevuto l’ordine per quattro navi della serie “Meraviglia” (da tre miliardi, per circa 30 milioni di ore di lavoro), la prima delle quali in costruzione per una consegna prevista entro la fine dell’anno prossimo.

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