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Stop ai costi extra sugli acquisti online da un altro Paese Ue

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E-COMMERCE senza frontiere

Stop ai costi extra sugli acquisti online da un altro Paese Ue

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Acquistare scarpe, abbigliamento, elettronica e biglietti per concerti in qualunque Paese della Ue senza costi aggiuntivi legati al Paese europeo da cui si acquista. Mentre in troppi parlano di dazi, l’Europarlamento ha dato oggi una “picconata” significativa agli ostacoli che ancora oggi impediscono a un italiano di acquistare in Francia, Germania o Svezia senza oneri extra e sovrapprezzi.
A larga maggioranza (557 «sì», 89 «no» e 33 astensioni) l’Europarlamento – riunito in sessione plenaria a Strasburgo– ha approvato il regolamento che pone fine al cosiddetto «geo-blocking» (le barriere discrimantorie allo shopping online sulla base del Paese di provenienza di chi compra), sintesi del compromesso raggiunto con il Consiglio Ue. Ora gli Stati membri approveranno le nuove regole, senza discussione, alla prima riunione ministeriale.

Le nuove norme saranno successivamente pubblicate sulla Gazzetta ufficiale Ue a marzo, ed entreranno in vigore dopo 9 mesi. Di fatto, il nuovo regolamento cancella il blocco ma non impone l’obbligo di consegna. Ovvero, non obbliga i commercianti a vendere oltreconfine, né armonizza i prezzi. In pratica, un’azienda che fa e-commerce potrebbe continuare a ritenere poco conveniente spedire i propri prodotti dall’altra parte dell’Europa per via dei costi di spedizione. E non sarà quindi obbligata a farlo. In tal caso, però, la Ue si riserva il diritto di valutare la giustificazione con cui le imprese limiteranno l’accesso ad alcuni prodotti e servizi. Nel caso dello streaming, per esempio, i colossi televisivi del continente sono riusciti a ottenere già a maggio una portabilità limitata per effetto del diritto d’autore locale. Altro nodo potrebbe essere l’Iva, che non è armonizzata tra i Paesi Ue, e laddove essa è più bassa della media europea, potrebbe offrire un forte vantaggio ai consumatori di quel Paese.

L’abolizione del geoblocking è uno degli obiettivi del mercato unico digitale della Ue. Circa un anno fa scorso la società di studi di mercato Gfk aveva analizzato, per la Commissione, 72 siti di e-commerce, scoprendo che il 63% di loro applicava forme di blocco geografico. Attenzione, però. Alcuni prodotti continueranno ad avere listini diversi. Si tratta dei beni tutelati dal diritto d’autore. In pratica, libri, film, cd musicali, dvd, videogiochi e serie tv continueranno ad avere listini diversi a seconda del luogo geografico.

«L’esito positivo del voto sugli acquisti online chiude l’iter che dovrà semplificare virtualmente e praticamente gli acquisti degli “shopper” di
nuova generazione attraverso una normativa chiara e omogenea – ha sottolineato l’eurodeputato di Ap/Ppe Giovanni La Via –. Il ventaglio di beni fisici e servizi tra cui scegliere – ha concluso La Via - è vastissimo, all’abbigliamento agli elettrodomestici, all’arredamento, alle prenotazioni di
alberghi, noleggio auto e biglietti per concerti».

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