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Golden Lady, i collant senza cuciture fanno centro in Francia

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Golden Lady, i collant senza cuciture fanno centro in Francia

I vent'anni di ricerca con 20 milioni di investimenti in innovazione e sviluppo per la creazione di un nuovo prodotto, i collant senza cuciture, stanno ripagando Golden Lady Company che ha conquistato la Francia e, in particolare, le sue giovani consumatrici.

Non solo nei 400 punti vendita francesi del gruppo fondato nel 1967 a Castiglione delle Stiviere (in provincia di Mantova), ma anche nei 700 super e ipermercati dei big della grande distribuzione, come Corà, Auchan, Intermarché e Leclerc, che hanno rinnovato gli accordi con la casa di collant per la commercializzazione di 2 milioni di paia di calze per un valore alla vendita di 10 milioni di euro.
E, dopo la Francia, il resto del mondo. «Con il collant senza cuciture vogliamo espanderci anche in tutti i Paesi dell'Est e negli Stati Uniti» spiega Nerino Grassi, presidente di Golden Lady Company (tra i marchi, Golden Lady, Philippe Matignon, Sisi, Filodoro e Omsa) che detiene il 35% del mercato italiano della calzetteria femminile.
Mentre all'estero - da cui arriva oltre la metà dei ricavi - è presente in tutti i principali mercati europei tra cui Francia, Germania, Spagna e Inghilterra; negli Stati Uniti; in Russia e nei Paesi dell'Est Europa, in particolare Ucraina, Bielorussia, Polonia e Slovacchia.
L'azienda punta soprattutto sulle giovanissime consumatrici alle quali si sta rivolgendo con la campagna sul nuovo prodotto legata alla testimonial Miley Cyrus.

Una campagna, come spiegano dal gruppo, che sta avendo un ritorno importante sia come consolidamento del marchio all'estero sia per la diffusione in Italia tanto che la casa di collant stima di vendere, solo a questo pubblico, circa 10 milioni di paia di calze senza cuciture nei prossimi tre anni su un totale di 40 milioni di calze prodotte a livello internazionale, con un ulteriore investimento di 10 milioni di euro in ricerca e sviluppo nel 2015.
Un obiettivo coerente con i valori di bilancio del gruppo - che distribuisce calze in 70 Paesi al mondo, le produce in dodici stabilimenti tra Italia, Serbia e Stati Uniti, e ha 7.143 dipendenti impiegati in tutto il mondo, di cui 2.977 in Italia - che ha chiuso il 2014 con un fatturato consolidato di 621,9 milioni di euro e un Ebitda di 69,3 milioni di euro, confermando il risultato del 2013.
E il riconoscimento ottenuto dalla linea senza cuciture di “Prodotto dell'anno 2015” da parte di Iri, società di consulenza e analisi dei mercati del largo consumo e dello shopper, spinge al rialzo le previsioni globali di vendita del gruppo che pensa di poter raggiungere complessivamente nei prossimi due anni la cifra record di 500 milioni di calze vendute nel mondo.

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