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Creatività e rigore: la camicia bianca secondo Gianfranco Ferré

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A MILANO

Creatività e rigore: la camicia bianca secondo Gianfranco Ferré

«Portiamo a compimento un impegno preso tempo fa, quello di realizzare a Milano, e in una location storica come la Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale, una mostra che ha già riscosso un grande successo. Un’occasione importante per scoprire e apprezzare l’opera di Gianfranco Ferré, ma anche un ponte simbolico che collega la settimana della moda appena conclusasi all’Expo, sottolineando la centralità della moda a Milano».

Cristina Tajani, assessore alle Politiche per il lavoro, moda e design del Comune, ha presentato insieme al collega Filippo del Corno, assessore alla Cultura, la mostra “La camicia bianca secondo me. Gianfranco Ferré”: dedicata a uno dei capi emblematici realizzati dal maestro scomparso nel 2007, resterà aperta fino al 1° aprile.

L’esposizione, curata da Daniela Degl’Innocenti e organizzata da Palazzo Reale e Fondazione Gianfranco Ferré, con il patrocinio del Comune e una sponsorship della Camera della moda, è stata allestita per la prima volta nel febbraio 2014 al Museo del tessuto di Prato, la cui Fondazione ha partecipato all’organizzazione.

Quella di Milano è una tappa importante perché dà all’esposizione, che potrebbe sbarcare anche negli Stati Uniti, una visibilità internazionale. «Si tratta della mostra di un milanese che ha lavorato a Milano – ha detto Domenico Piraina, direttore di Palazzo Reale, riferendosi allo stilista nato a Legnano nel 1944 – e ha contribuito a farne una capitale della moda. L’obiettivo è indagare le modalità di lavoro di Ferré, in un mix tra semplicità e grandiosità, creatività e rigore. Questa mostra è fatta per ribadire un concetto importante: la moda è cultura. E spero possa essere fonte di ispirazione soprattutto per i giovani».

La Sala delle Cariatidi ospita 27 interpretazioni della camicia bianca dal 1982 al 2006: scomposta e ricomposta, resa emblema dell’essenzialità o, al contrario, dell’opulenza. A queste si aggiungono progetti, bozzetti e immagini a testimoniare l’alto livello di ricerca e progettualità del lavoro dello stilista.

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