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INTERVISTA

L'ad Scocchia: «Per L'Oréal Italia nel 2014 utili in crescita e un milione di nuovi consumatori»

Obiettivo turnaround raggiunto per L'Oréal Italia, la filiale del gruppo francese di cosmetica che ha chiuso il 2014 con un fatturato stabile a 1,1 miliardi di euro; utile e quota di mercato sono in crescita, mentre per il 2015 si prevede di consolidare i risultati complici il lancio di tre nuovi marchi e l’ingresso nel canale delle Spa, come spiega l’amministratore delegato Cristina Scocchia, che festeggia un anno alla guida dell’azienda.

È soddisfatta dei risultati raggiunti nel 2014?

Il 2014 per L’Oréal Italia è stato un anno positivo perché il mercato ha registrato una contrazione significativa, soprattutto nei canali in cui siamo presenti, e, nonostante tutto, dopo tanti anni di decrescita siamo riusciti a stabilizzare il fatturato a 1,1 miliardi, il che significa che abbiamo conquistato un milione di nuovi consumatori. Siamo inoltre ritornati a crescere come quota di mercato in valore e volume e abbiamo registrato un deciso ritorno alla crescita degli utili. Quindi siamo molto soddisfatti.

Quali sono i motivi di questo successo?

Le strategie che avevamo identificato l’anno scorso hanno pagato: abbiamo messo il consumatore al centro delle nostre scelte e ci siamo focalizzati sui brand e sulle innovazioni più importanti. Abbiamo semplificato il business model e l’organizzazione interna, cosa che ci ha permesso di liberare risorse che abbiamo potuto reinvestire nella crescita. Inoltre abbiamo modernizzato il modo di comunicare con i consumatori e la gestione delle nostre risorse, passando da una cultura di leadership più gerarchica a una più diffusa, condivisa e responsabile. Queste sono state le ricette che ci hanno portato a chiudere bene il 2014.

E quest’anno che cosa succederà?

Mi piace utilizzare questa similitudine: l’anno scorso siamo decollati contro vento e adesso l’aereo deve raggiungere l’altezza di crociera. Abbiamo raggiunto il turnaround e adesso l’obiettivo è consolidare questo risultato e crescere in maniera ancora più importante sia nei fatturati sia negli utili. Cosa che faremo continuando a seguire le scelte strategiche che abbiamo intrapreso l’anno scorso, ma anche aprendo nuovi fronti di crescita.

Quali saranno?

Il primo è entrare con brand esistenti in nuove categorie: lanceremo una linea dedicata alla cura per il corpo con Ultra Dolce di Garnier ed entreremo nel mondo del cosiddetto foot care con Clarisonic. Lanceremo inoltre tre nuovi marchi: Nyx, marca di make-up accessibile di Los Angeles; Carita, brand professionale che esprime il meglio della raffinatezza e dell’esclusività della competenza cosmetica; e Decléor, leader nell’aromaterapia cosmetica. Nyx sarà accessibile al grande pubblico, gli altri due marchi in centri estetici e Spa, canali nuovi per noi con i quali faremo delle partnership. Il terzo fronte di crescita è un investimento nel retail diretto - con Kiehl’s abbiamo 33 tra boutique e corner e continueremo nell’espansione -; e sull’e-commerce perché il consumatore è pronto.

Avete scelto di tornare al Cosmoprof, da oggi alla Fiera di Bologna, con i vostri marchi professionali. Perché?

Siamo il leader del settore, quindi sentiamo la responsabilità di aiutare aiutare i distributori tradizionali come i parrucchieri e le profumerie, anche le più piccole, a ritrovare la crescita, proponendo modelli innovativi. A Cosmoprof siamo presenti con marchi come Matrix, Essie, L’Oréal Professionnel. Abbiamo un’area importante dove presenteremo il nostro progetto di valorizzazione del mestiere dell’acconciatore; presentiamo il nostro progetto di salone del futuro, interattivo, digitale e all’avanguardia tecnologica; e la piattaforma digitale Hair Advisor, a cui si sono iscritti già più di 10mila saloni, che permette di capire trend di colore, taglio, acconciature, sapere dove i saloni più vicini, leggere e scrivere recensioni sui servizi offerti.

Nuovi marchi, retail potenziato...e la produzione?

Quello di Settimo Torinese è il primo stabilimento tra i 45 che L’Oréal ha nel mondo per numero di pezzi prodotti: 325 milioni. A questi si aggiungono i 16 milioni che sono arrivati dalla nuova linea di produzione, per tutta l’Europa, degli shampoo e balsami di Ultra Dolce Garnier che prima era in Polonia. È un segno di fiducia non solo verso L’Oréal Italia, ma per tutto il sistema-Paese Italia. Anche perché il 92% della produzione di Settimo viene esportato in 38 Paesi.

A proposito di sistema-Paese: che cosa pensa delle azioni del governo a sostegno dello sviluppo economico in qualità di a.d. di una filiale di multinazionale e di membro del Comitato investitori esteri di Confindustria?

Abbiamo tanti punti di forza in Italia che come investitore estero mi fa piacere trovare in un Paese: competenze straordinarie, grande know how tecnologico, capacità di innovazione, creatività non solo astratta, ma intesa come capacità di produrre cose belle che piacciono, con un alto contenuto di qualità; un sistema bancario solido e oltre mille centri di eccellenza produttiva. Abbiamo poi un governo che si sta impegnando concretamente per fare crescere il consumo interno che è fondamentale per le aziende. Le priorità che hanno scelto, dalla flessibilità del mondo del lavoro alla formazione fino alla fiscalità e alla riforma della macchina dello stato, sono le cose più importanti e pressanti sulle quali intervenire. E il Jobs Act per me è molto positivo perché porta una ventata di cambiamento, flessibilità nel mondo del lavoro e certezza nelle regole.

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