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PRONTO MODA

A Bologna nasce Creative Lab: progetti hi-tech dall’alleanza tra università e Imperial Fashion

Con l’alleanza tra l'Università di Bologna e Imperial Fashion, l'innovazione tecnologica entra nel mondo del pronto moda. Grazie al Creativ Lab, l'azienda di Funo di Argelato (uno dei big del Centergross di Bologna) scommette sulle idee per competere sul mercato globale.

Quattro i progetti con i quali parte la collaborazione dell'azienda con i dipartimenti di Informatica (Disi), di Ingegneria industriale e di Scienze aziendali e con l'area di ricerca e trasferimento tecnologico alle imprese dell'ateneo. Oltre a un nuovo modello di business nel settore moda, è prevista la realizzazione di una virtual dressing room, una piattaforma software per creare i modelli e proporre sfilate virtuali da condividere con i clienti per ottenere una immediata risposta dal mercato.

Il confronto continuo sull'innovazione, tra l'azienda bolognese e l'università, sarà accompagnato da un nuovo modello di monitoraggio e raccolta dei dati dopo la vendita. Il nuovo sistema permetterà di collegare le caratteristiche del capo (dal colore al tessuto) al luogo e al giorno della settimana in cui è stato venduto per testare le tendenze anche in riferimento alle varie aree geografiche, in Italia e all'estero. Una idea innovativa per registrare le tendenze – e capire perché un capo viene acquistato da un certo tipo di consumatore e in un certo luogo - attraverso il cosiddetto web semantico. «Con questo accordo – spiega il rettore dell'Alma Mater Ivano Dionigi - incrociamo il sapere di due mondi, quello dell'università e quello delle aziende che operano nella moda, ponendoci come partner privilegiato per quelle imprese che puntano sull'innovazione». Quanto ad Imperial, come spiega il suo presidente Adriano Aere, «abbiamo la capacità di avviare la produzione prima di vendere perché riusciamo a percepire l'andamento della domanda che arriva dal mercato. Ma abbiamo lacune e l'ateneo ha le menti per colmarle».

I primi quattro progetti di ricerca finanziati, su un totale di sette, hanno richiesto all'azienda emiliana un investimento di circa un milione di euro. Una scelta dettata dalla necessità di tenere testa a concorrenti globali che, dalla Cina alla Turchia al Messico, giocano la carta del low cost e della rapidità. Imperial Fashion dopo l'acquisizione nel 2013 di Dixie (l'azienda di Signa, nel Fiorentino, che opera nel settore retail) ha raggiunto un fatturato complessivo di 207 milioni di euro. Con centri di distribuzione in Europa, Canada, Cipro e Hong Kong, vende all'estero il 50% della produzione. L'accordo quadro è il primo nel suo genere sottoscritto dall'ateneo emiliano, circa 3mila docenti e 87mila studenti.

Il Creative Lab partirà nelle prossime settimane e avrà una durata di cinque anni.

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