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Smi: nel 2015 il tessile-moda salirà del 5%

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Smi: nel 2015 il tessile-moda salirà del 5%

Ben vengano i dati Istat sulla crescita del Pil italiano, con quel +0,3% del primo trimestre 2015 annunciato due giorni fa e che certifica l'uscita della recessione. Ma c'è un'industria, quella del tessile-moda, che la crisi se l'è lasciata alle spalle da almeno 12 mesi e che è già tornata ai livelli pre 2008. In occasione della presentazione delle prossime edizioni delle fiere organizzate a Firenze da Pitti Immagine – Pitti Uomo, Pitti Filati e Pitti Bimbo – il presidente Gaetano Marzotto ha spiegato che «c'è finalmente aria di ripresa, una ritrovata fiducia tra operatori del settore, buyer internazionali e persino consumatori, in Europa ma anche in Italia».
I dati elaborati da Sistema moda Italia (Smi) parlano chiaro: il fatturato 2014 dell'industria del tessile-moda italiana è stato di 52,4 miliardi, in crescita del 3,3% sul 2013. Meglio ancora ha fatto l'export (+3,8% a 28,5 miliardi). «Per il 2015 prevediamo un andamento ancora più positivo – ha detto Marzotto –. La crescita del fatturato dovrebbe essere del 5%: la parte a valle della filiera andrà meglio rispetto al monte, il tessile, confermando il trend del 2014, ma senza alcun arretramento».
In questa cornice di ottimismo l'industria si avvia verso le fiere di Firenze, che anche per le imminenti edizioni estive (Pitti Uomo dal 16 al 19 giugno, Bimbo dal 25 al 27 giugno, Filati dal 1° al 3 luglio) propongono, accanto agli spazi espositivi classici, decine di iniziative speciali, coinvolgendo la città.
«Abbiamo rafforzato la collaborazione con il ministero per lo Sviluppo economico (Mise) e con l'Ice – ha sottolineato Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine –. È fondamentale per continuare a portare buyer stranieri a Firenze, per Pitti Uomo ma soprattutto per Pitti Bimbo. L'abbigliamento junior è l'unico che continua ad avere un saldo commerciale negativo con l'estero e negli ultimi anni molte aziende erano arrivate a dipendere per il 30-40% del loro fatturato dalla Russia. Ma il mercato, come sappiamo, è crollato e ora bisogna puntare su altri Paesi, in primis gli Stati Uniti. Per questo il sostegno di Mise ed Ice è strategico, come lo è la collaborazione con la Camera della moda e l'asse con Milano». L'importanza di rinnovarsi e di fare sempre più sistema è stata sottolineata anche da Agostino Poletto e Lapo Cianchi, rispettivamente vicedirettore generale e direttore comunicazione ed eventi di Pitti Immagine. «Le nostre sono fiere in costante evoluzione e movimento – ha spiegato Poletto –. Da questa edizione ad esempio a Pitti Uomo non avremo più Pitti W, la sezione dedicata alle pre-collezioni donna, ma ci sarà la nuova parte Open, che ospiterà la moda genderless». Tra gli eventi speciali, da segnalare la mostra Signor Nino, «dedicata a Nino Cerruti, al suo stile e all'influenza che ha avuto e ha tuttora sulla moda italiana», ha detto Cianchi. Precisando che «resterà aperta fino 7 luglio al Museo Marino Marini» e che anche in questo caso «il supporto di Mise ed Ice è stato fondamentale».
A proposito della collaborazione con le istituzioni nazionali e con il viceministro Carlo Calenda in particolare, Raffaello Napoleone ha annunciato un accordo con gli americani di Saks Fifth Avenue. «Dal 21 giugno, Father's Day, grande occasione di shopping estivo per gli americani, il flagshipstore di New York e gli altri 39 Saks sparsi per gli Stati Uniti daranno spazio a brand italiani in vetrina e all'interno. Una formula già sperimentata con i giapponesi di Isetan e che ha dato ottimi risultati». – G.Cr.

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