Moda24

Il made in Italy va di moda

  • Abbonati
  • Accedi
7° Luxury Summit

Il made in Italy va di moda

Sono già quasi 2mila le persone che si sono iscritte al 7° Luxury Summit del Sole 24 Ore, che si terrà mercoledì e giovedì prossimi, 10 e 11 giugno, presso la sede di Milano del gruppo, in via Monte Rosa 91. Come negli anni passati, la partecipazione al Summit è gratuita, previa registrazione (su http://eventi.ilsole24ore.com/luxury-2015).

La novità del 2015 è che, arrivato alla settima edizione, il Luxury Summit si svolgerà su due giornate anziché una, mantenendo la stessa formula (un mix di interviste a protagonisti del settore e interventi di analisti ed esperti di consulenza) alla base del successo di questo appuntamento, che dal 2009 a oggi ha visto crescere il numero dei partecipanti di anno in anno, fino ad arrivare agli oltre mille del 2014. Il tema scelto per la prima giornata è «Il vero lusso è il made in Italy», mentre giovedì il focus sarà su «L'esclusività a 360°: il lusso tailor made».

Ad aprire i lavori, mercoledì, sarà Antonio Achille, partner e managing director di Boston Consulting Group, con un intervento dal titolo: «Envisioning the future of luxury». Seguiranno interviste one-to-one a cura di Paola Bottelli con gli amministratori delegati di alcuni big del lusso italiano, aziende quotate e non e che operano sia nell'abbigliamento sia negli accessori: Michele Norsa (Salvatore Ferragamo), Gian Giacomo Ferraris (Gianni Versace), Antonio De Matteis (Kiton), Toni Scervino (Ermanno Scervino) e Giuseppe Santoni (Santoni Calzature).

La prima metà della mattinata si concluderà con un intervento di Paolo Alberto De Angelis, vice direttore della divisione corporate di Bnl-Gruppo Bnp Paribas, che fornirà il punto di vista delle banche sul settore e sulle opportunità di sviluppo. Erika Andretta, partner di Pwc, illustrerà alcuni dati per ragionare sull'opportunità di riportare in Italia la produzione delocalizzata.

L'altro grande tema, il digitale, sarà introdotto da Maurizio Castello, partner di Kpmg Advisory, che presenterà lo studio «Omni-channel e digital strategy: un'equazione irrisolta. Il caso cinese». Seguiranno interviste one-to-one a Marco Pirone, amministratore delegato Louis Vuitton Italia; Luca Solca, head of Luxury goods di Exane Bnp Paribas; Luigi Feola, presidente Value Retail Management, la società che, in Italia, gestisce Fidenza Village.

Spazio poi ad altri due approfondimenti, che chiuderanno il primo giorno del Luxury Summit: Giangiacomo Olivi, partner di Dla Piper, parlerà di «Strategie digitali e nuove tecnologie. Il luxury cambia pelle: quali temi legali». Mentre Massimo Fubini, fondatore e amministratore delegato di ContactLab, presenterà «The New Luxury World: l'identità digitale nel lusso fa la differenza».

Giovedì si passerà all'hard luxury (gioielli e orologi), con interviste a Jean-Marc Jacot, ceo Parmigiani Fleurier. Nicoletta Polla-Mattiot, direttore del magazine How to Spend It-Il Sole 24 Ore, si confronterà con Nicolò Favaretto, ad di Rubelli, eccellenza italiana dei tessuti, mentre le analisi saranno a cura di Carlo Alberto Demichelis, senior partner e responsabile area marchi di Jacobacci & Partners, e di Davide Suppia, director divisione network services di Colt Italia, che parlerà di tecnologia tailor made. La seconda parte della mattinata sarà invece dedicata al lusso nel segmento dell'hôtellerie, del benessere e dell'enogastronomia.

© Riproduzione riservata