Moda24

Trussardi affida gli occhiali a De Rigo: la prima collezione a settembre

  • Abbonati
  • Accedi
eyewear

Trussardi affida gli occhiali a De Rigo: la prima collezione a settembre

«I contratti di licenza non sono tutti uguali: si cerca sempre, ovviamente, di gettare le migliori basi possibili per il successo della partnership, ma non sempre le affinità elettive sono sufficienti. In questo caso pensiamo che l'italianità delle nostre aziende e l'obiettivo di crescere all'estero siano i presupposti per raggiungere tutti i traguardi che ci siamo posti». Michele Aracri, amministratore delegato di De Rigo Vision, presenta così la licenza peril design, la produzione e la distribuzione mondiale di occhiali appena firmata con Trussardi, che legherà le due aziende per cinque anni ed è rinnovabile per altri cinque.

«Dal 2010 eravamo legati a Charmant, un gruppo giapponese che ha standard qualitativi altissimi, ma non è altrettanto forte nelle licenze con marchi della moda e del lusso – aggiunge Tomaso Trussardi, amministratore delegato della storica azienda di abbigliamento e accessori –. Con De Rigo pensiamo a un percorso e a un posizionamento diverso, che si inserisce in un più ampio progetto di rilancio del marchio Trussardi come sinonimo di lifestyle, seguendo l'intuizione che aveva avuto mio padre».

Le prime collezioni da sole e da vista Trussardi by De Rigo saranno nei negozi in settembre; in Italia saranno distribuite sia nelle boutique monomarca sia nel tradizionale canale degli ottici, mentre all'estero ci saranno anche i department store. «Il range di prezzo sarà tra 139 e 199 euro – spiegano Aracri e Trussardi –. Ma per mercati come il Medio Oriente stiamo lavorando a montature più preziose e con una prevalenza della parte da sole. Cureremo molto inoltre il mercato russo, che per Trussardi è sempre stato importante e che continuerà a esserlo, nonostante il rallentamento del 2014».
Per De Rigo arricchire il portafoglio con questa licenza è un modo «per compensare l'uscita di Zegna e Givenchy (passati rispettivamente a Marcolin e Safilo, ndr). Siamo poi molto soddisfatti delle vendite di Furla e Nina Ricci e, per gli house brand, di Lozza», sottolinea Aracri. Nel primo semestre del 2015 l'azienda veneta è cresciuta dell'8% e se il trend continuerà nella seconda metà dell'anno – come auspica l'ad – il 2015 si chiuderà con un fatturato di oltre 400 milioni.

Ottimista anche Tomaso Trussardi: «Tra due settimane chiuderemo la campagna vendite per la stagione primavera-estate 2016 e il canale wholesale ci sta dando grandi soddisfazioni, con una crescita del 20%, nonostante la frenata della Russia e, in parte, della Cina. Meno brillanti i dati del retail, che nei prossimi mesi vogliamo riorganizzare, sia in Italia sia all'estero».
Nel 2014 il fatturato di Trussardi è arrivato a 150 milioni e nel 2015 sono state messe le basi per ampliare i ricavi da licenze: «Abbiamo lanciato gli orologi con Morellato, che stanno avendo ottimi dati di sell-in in tutto il canale delle gioiellerie, l'underwear e beachwear con Germanetti e la parte casa con Luxury Living, il gruppo di Alberto Vignatelli che ha portato al successo, nel comparto dell'arredamento, marchi come Fendi, Kenzo e, più di recente, Bugatti, e che ha aperto showroom a Londra, Parigi,New York».
«Ogni giorno o quasi c'è una nuova crisi economica o geopolitica da affrontare – conclude Aracri –. L'unico modo per affrontarle e superarle è avere un portafoglio mercati diversificato e una grande capacità di adattamento. Credo che questo sia già vero sia per De Rigo sia per Trussardi».

© Riproduzione riservata