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La crescita di Laminam spinta dall'arredo-design

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Ceramica

La crescita di Laminam spinta dall'arredo-design

Si considerano ancora una start up, nonostante i loro prodotti (lastre ceramiche di grandi dimensioni e minimo spessore) siano sul mercato ormai dal 2009. Ma delle start up Laminam – azienda di Fiorano Modenese fondata nel 2011 da Franco Stefani – ha i numeri (un fatturato in crescita in media del 30% anche negli anni di crisi) e lo spirito: «Stiamo creando una domanda nuova per un prodotto nuovo – spiega l'amministratore delegato Alberto Selmi – e per questo prodotto nuovo stiamo creando nuovi mercati». Dalla Russia al Nordamerica, dai Paesi del Golfo Persico all'Estremo Oriente, l'azienda esporta oltre l'80% della produzione. E la domanda non è mai mancata neppure in Italia dove, nonostante la crisi, le vendite hanno sempre registrato un trend in crescita.

Per questo – forte di un fatturato di 40 milioni nel 2014, stimato in aumento a 50 milioni per fine anno – Laminam ha deciso di scommettere su un'ulteriore espansione, inaugurando una nuova linea produttiva (la quarta), che è stata avviata a metà luglio, con un investimento di circa 15 milioni, e che porterà anche 30 nuove assunzioni, per arrivare a circa 200 dipendenti, tutti nel Modenese.

«Con la nuova linea introduciamo sul mercato una lastra innovativa di dimensioni extra-large, con formato 1.600x3.200 e spessore di 12 millimetri. È la più grande in commercio», aggiunge Selmi. Aumenta anche la capacità produttiva dell'azienda, con un potenziale giornaliero che passa da 66 a 158 tonnellate. Come già le precedenti lastre Laminam, anche i nuovi prodotti saranno destinati all'uso soprattutto nell'edilizia, per il rivestimento esterno di edifici, nell'architettura di interni, per pavimenti e pareti, o nell'arredo-design, per realizzare i top di cucine di alta gamma e mobili bagno.

«Laminam è nata così, per portare sul mercato un prodotto che non esisteva – racconta l'ad dell'azienda modenese -. C'è una domanda straordinaria di queste lastre, che hanno grandi prestazioni e moltissimi utilizzi».

Per esempio, nel mondo dell'arredo-design, in particolare nelle cucine a isola di grandi dimensioni e alta gamma, le lastre extra-large in ceramica hanno sostituito materiali come marmi o lapidi, che hanno un costo e un impatto ecologico decisamente superiori. Il sistema di produzione Laminam, infatti, sfrutta una tecnologia (il sistema a pressa Gea) che consente di produrre lastre regolari e senza difetti anche in dimensioni oversize, con una riduzione dei consumi di energia del 50 per cento. Il processo produttivo, inoltre, prevede il recupero di tutti i materiali utilizzati nel ciclo.

Al momento la produzione è tutta italiana. «Ma stiamo valutando la possibilità di aprire all'estero anche una sede produttiva – precisa l'ad –, per esempio in Russia, perché questo, nonostante tutte le turbolenze, è un ottimo mercato per chi produce direttamente lì, che ha il vantaggio di abbattere i costi delle materie prime, dell'energia e della manodopera, senza il rischio di incorrere in sanzioni».

La distribuzione avviene soprattutto attraverso la «creazione di domanda», promuovendo i prodotti presso gli studi di architettura e progettazione, e attraverso una rete di distributori. In alcuni casi sfruttando alleanze strategiche come quella siglata lo scorso marzo con la giapponese Toto, leader mondiale nel settore sanitario, con cui Laminam ha avviato una collaborazione tecnica per una nuova tecnologia autopulente, ma che prevede anche un accordo di distribuzione del prodotto, che sarà commercializzato da Laminam in Europa e da Toto in Asia.

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