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Ferragamo rende omaggio a Firenze finanziando il restauro di otto sale degli Uffizi


Riaprono al pubblico, dopo l'intervento di restauro donato dalla maison Salvatore Ferragamo, le otto sale della Galleria degli Uffizi a Firenze che si trovano all'inizio del Terzo Corridoio, nell'ala danneggiata dalla bomba di via dei Georgofili del 1993, area che infatti era stata restaurata ormai 20 anni fa, dopo l'attentato.

L'intervento nello scrigno museale tra i più famosi al mondo ha ora portato una nuova illuminazione, trattamento dell'aria, impianti di sicurezza (sensori, barriere a raggi infrarossi, telecamere) e imbiancatura dall'affascinante color verde salvia, ispirato dalle pitture di artisti del Quattrocento come Paolo Uccello e Beato Angelico. Anche nelle nuove sale, il cui allestimento è stato curato da Antonio Natali e Daniela Parenti, trovano posto 43 opere del Quattrocento fiorentino, tra cui Ghirlandaio, Perugino, Filippino Lippi, Piero di Cosimo, Luca Signorelli.

Per Ferragamo, che nell’intervento ha speso 600mila euro, si tratta di un omaggio alla città in cui il marchio è nato e cresciuto. «E' un onore per la famiglia e l'azienda Ferragamo – spiega la presidente d'onore, Wanda Ferragamo – aver preso parte a questa iniziativa. A Firenze la Salvatore Ferragamo è stata fondata ed è cresciuta, traendo notorietà e impulso dall'humus culturale locale. La partecipazione a questo importante capitolo della storia degli Uffizi dimostra ancora una volta la nostra gratitudine alla città e ai suoi abitanti».

Le operazioni di recupero hanno interessato una delle zone più antiche degli Uffizi – come spiega il progettista e direttore dei lavori architettonici Antonio Godoli - cioè la parte verso l'Arno con la Fonderia, il luogo dove si elaboravano preparati alchemici, e con l'Arsenale, dov'era una sterminata congerie di oggetti d'interesse naturalistico e antropologico come animali imbalsamati, fossili, mummie egiziane, fino alla fine del Settecento, quando, vuotate le stanze, si cominciò a esporvi i dipinti.

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