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Burberry chiude le sfilate di Londra, sempre più «aperte» a tutti


LONDRA
Nero e oro saranno i colori della prossima primavera: lo ha deciso Christopher Bailey, Ceo e direttore creativo di Burberry, che ha mandato in passerella a Londra una collezione ultrafemminile dominata dai due colori.
La sfilata del brand britannico ha presentato microabiti trasparenti di rete e pizzo per il giorno e abiti di seta lunghi fino a terra per la sera, quasi tutti neri con qualche eccezione per il bianco, il giallo oro e il rosa antico. Per la collezione primavera/estate 2016 il classico trench Burberry, alla sua ennesima trasformazione, é nero con asole, bottoni e decorazioni dorate e in versione micro anche con inserti in pizzo nero.

Per quanto riguarda gli accessori il messaggio è chiaro: tutte le modelle portavano in spalla uno zainetto Burberry con catene dorate che può essere personalizzato con le iniziali e che indubbiamente diventerà la borsa ‘must' da avere della prossima stagione, abbinata alle scarpe aperte rigorosamente basse.

Le modelle hanno sfilato sotto un tendone trasparente a Hyde Park mentre Alison Moyet cantava dal vivo accompagnata da un'intera orchestra. Un finale che ha chiuso in bellezza la 62esima edizione di London Fashion Week, che negli ultimi quattro giorni ha presentato le collezioni primavera estate 2016 di 78 stilisti, il consueto mix di firme celebri e designer emergenti.

Burberry ha il suo posto unico per le sfilate, ma la maggior parte degli stilisti ha sfilato nella nuova sede di Lfw. Per questa edizione infatti le sfilate londinesi hanno traslocato in un ex parcheggio multipiano costruito nel 1929 a due passi da Regent Street nel cuore di Soho, uno dei quartieri più trendy della città. «Soho è il centro creativo di Londra, - ha spiegato Caroline Rush, Ceo del London Fashion Council che organizza Lfw. - Volevamo che le sfilate fossero il più vicino possibile alle vie dei negozi, dato che non sono un evento per i pochi eletti del settore ma per tutti quelli che amano la moda e lo shopping».

Dietro il fascino e il clamore delle sfilate londinesi c'è un business sempre più rilevante. Nei cinque giorni di Lfw vengono piazzati ordini per 100 milioni di sterline, ma gli affari proseguono per tutto l'anno. La moda contribuisce 26 miliardi di sterline all'economia britannica, mentre il settore lusso vale 32,2 miliardi di sterline, pari al 2,2% del Pil e le previsioni sono di un ulteriore incremento a 51 miliardi entro il 2019. Cresce il giro di affari, ma Londra resta un posto dinamico dove i designer emergenti possono trovare un loro spazio: nell'ultimo anno nella capitale sono state create 60 fashion start-up.

Secondo uno studio commissionato a Mintel dal London Fashion Council in occasione della settimana della moda, le vendite di abbigliamento femminile toccheranno quota 27 miliardi di sterline quest'anno, un aumento del 4% rispetto al 2014. La previsione è di un'ascesa progressiva fino a raggiungere vendite di 32 miliardi nel 2019.

Lo studio rivela anche che gli acquisti online prendono sempre più piede in Gran Bretagna e hanno raggiunto ora i 10,7 miliardi di sterlineil 67% delle donne comprano via internet, mentre tra le giovani tra i 16 e i 24 anni la percentuale sale all'80 per cento. Il settore che registra la maggiore crescita online é quello delle scarpe, che vale 9 miliardi di sterline, e che nell'ultimo anno ha registrato un aumento del 17 per cento.

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