Moda24

Yoox/Net-a-Porter, +6,7% al debutto in Piazza…

  • Abbonati
  • Accedi
finanza

Yoox/Net-a-Porter, +6,7% al debutto in Piazza Affari: in primavera il nuovo piano

Imagoeconomica
Imagoeconomica


Parterre delle grandi occasioni ieri mattina a Piazza Affari per il debutto di Yoox Net-a-Porter Group (Ynap), il gruppo nato dalla fusione tra Yoox e Net-a-Porter. Oscar Farinetti, Andrea Guerra, Renzo Rosso, Lapo Elkann e Laudomia Pucci fra gli altri a festeggiare il fondatore della società italiana Federico Marchetti, ora a capo di un gruppo internazionale, e il suo team. Positiva anche la risposta degli investitori, con il titolo che ha chiuso la seduta con un progresso del 6,74% a 29,95 euro per azione, per una capitalizzazione complessiva di 3,8 miliardi. «Sono molto emozionato e soddisfatto anche per la presenza di tutti i nostri collaboratori. È il coronamento di un percorso iniziato anni fa. La nostra operazione è una grande sfida ma con basi solidissime», ha commentato Marchetti, numero uno del gruppo.

Yoox-Net-a-Porter presenterà «in primavera/estate» il piano industriale per i prossimi 5 anni, ha annunciato Marchetti, aggiungendo che «ora il team lavora all'integrazione fra i due gruppi, già da 6 mesi, per raggiungere l'obiettivo annunciato di sinergie per 60 milioni di euro a livello di Ebitda dal terzo anno. I primi risultati si avranno già a partire dal prossimo anno». Le due società, ha aggiunto, «sono perfettamente complementari, non ci saranno licenziamenti. È una storia di crescita, questa, non di razionalizzazione industriale. Abbiamo messo insieme il meglio delle due aziende, che manterranno il loro Dna e avranno dietro le quinte una piattaforma più potente». E l'integrazione è testimoniata dalla nuova squadra di top management appena nominata: Alison Loehn, president Net-a-Porter Group; Alberto Grignolo, chief operating officer Yoox Group; Enrico Cavatorta, chief financial and corporate officer di Yoox Net-a-Porter Group; e Naomi Hewitt, director of people and organization di Yoox Net-a-Porter Group.

Marchetti ha inoltre sottolineato: «Questa fusione sembra uno scherzo del destino, entrambe le aziende sono nate 15 anni fa con un obiettivo chiaro: diventare leader. È una fusione tra due leader alla pari che si basa sul principio di complementarietà anche se le due aziende avevano intrapreso strade diverse. Yoox.com nasce in un magazzino da un imprenditore italiano che aveva un sogno: fare il partner retail di fiducia per i principali brand della moda. Abbiamo continuato un percorso di monomarca, mentre Net-a Porter, un brand destinato a durare nel tempo, si focalizzava sempre più sui contenuti». Marchetti ha rilevato che «ci saranno differenze tra le due società, ma non barriere culturali» e ha sottolineato l'importanza dell'innovazione. «Innovare è il nostro destino. Non possiamo mai smettere di innovare» visto che «il nostro obiettivo è essere il più grande retailer online del lusso al mondo. Vogliamo reinventare il futuro della moda online come abbiamo fatto separatamente nel 2000».

La scelta di approdare alla Borsa di Milano «è strategica. Sono ritornato dagli Usa in Italia e ho fatto una start-up nel mio Paese conscio di tutti i problemi ma con in testa il fatto che abbiamo un vantaggio a livello competitivo per la moda e dopo 15 anni devo dire che ho fatto bene».
Le voci raccolte nel parterre: «Sono qui di supporto a Federico. Sono due delle aziende più belle del lusso online e questo ci rende orgogliosi di essere italiani come tante altre realtà che fanno la differenza, come Technogym ed Eataly», ha commentato Renzo Rosso, azionista di Yoox Net-a-Porter, a margine della cerimonia, mentre il numero uno di Borsa Italiana, Raffaele Jerusalmi, ha affermato: «È straordinario avere questo gruppo qua alla Borsa italiana. Abbiamo investito molto nel lifestyle e il fatto che abbia scelto Milano è molto importante. Quello che più colpisce a oggi ha guadagnato il 600%». Infine Lapo Elkann, co-fondatore di Italia Independent con Andrea Tessitore, ha definito Yoox Net-a-Porter «un esempio di successo italiano. L'Italia è forte non solo nella parte hard, come Ferrari e Ducati. È una lezione, uno stimolo per fare altrettanto».

© Riproduzione riservata