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Un libro racconta la «nuova» Bottega Veneta in mille foto

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Un libro racconta la «nuova» Bottega Veneta in mille foto


Un libro di fotografia che non è (solo) un libro di fotografia. Fotografie di moda che non sono (solo) fotografie di moda. Potremmo descrivere così “The Art of Collaboration”, il libro che raccoglie tredici anni di campagne pubblicitarie di Bottega Veneta che sarà presentato stasera a Milano. Seguirà un evento a New York e quasi certamente altri: quasi una mostra itinerante, perché il libro (pubblicato da Rizzoli) contiene circa mille fotografie - una selezione delle quali verrà esposta stasera - di artisti famosissimi nel loro campo e non soltanto, di età, formazioni culturali e sociali diverse.

Tra loro, Lord Snowdon, Annie Leibowitz, Peter Lindbergh, Steven Meisel, Robert Longo, Nan Goldin, Nick Knight, Philip-Lorca di Corcia e tanti altri. «Ci sono voluti oltre due anni per perfezionare il progetto - spiega Tomas Maier, direttore creativo di Bottega Veneta -. Ho seguito ogni fase della lavorazione del libro, sia perché sono innamorato della carta stampata, sia perché The Art of Collaboration è davvero un complesso racconto per immagini di tutti questi anni di lavoro per Bottega Veneta». Lo stilista fu chiamato a dare nuova vita allo storico marchio vicentino subito dopo l'acquisizione da parte dei francesi di Kering (allora gruppo Gucci), nel 2001.

La “nuova” Bottega Veneta - oggi il brand del portafoglio Kering con i maggiori ricavi dopo Gucci, ma una redditività e un tasso di crescita ancora maggiori - è nata e cresciuta a immagine e somiglianza di Maier, nel segno (paradosso solo apparente) di una filosofia “no logo” e di un lusso estremamente discreto. Ai fotografi lo stilista dice di aver lasciato completa libertà ed è forse questo il piccolo miracolo del libro: voci diverse, sicuramente immuni da qualsiasi velleità di imitazione una dell'altra, che alla fine compongono una “sinfonia per immagini” di una storia creativa che va ben aldilà della moda.

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