Shanghai.
Antoine Pin conosce le mille sfumature delle genti asiatiche: la rudezza dei coreani, combattenti nati anche quando siedono al tavolo negoziale, lo spirito di corpo dei giapponesi, perché sanno di essere tutti figli del Tenno, il Sovrano celeste, il crogiuolo dei nuovi ricchi delle province cinesi in competizione tra di loro, come le città, una diversa dall'altra, Pechino che non è Shanghai e viceversa.

Dice a Moda24-Il Sole 24 Ore il Country managing director of Greater China and Australia di Bulgari, marchio italiano della scuderia Lvmh: «Da Dali a Dalian, dallo Yunnan al golfo di Bohai. Non è solo un gioco di parole, è in quest'area così ampia, bisogna sempre guardare alla geografia, che il nostro business continua a crescere, assorbendo oltre la metà del fatturato globale, spingendoci ad affinare gli strumenti per incontrare le aspirazioni di chi vuol avere per sé qualcosa di unico. Un gioiello che si distingua e che li distingua, da ostentare laddove dove si può - continua Antoine Pin -. Nelle gallerie d'arte, i luoghi in cui l'arte stessa svolge un ruolo purificatore, ad esempio, anche perché un gioiello Bulgari non è esattamente il tipo di regalo da cadere nelle maglie dell'anticorruzione, il nostro pubblico è prevalentemente femminile».

Ciononostante dal 2013, da quando la Cina ha superato il Giappone per grandezza del Pil gettando il Paese del Sol Levante nella più grande costernazione (infatti dal giorno dopo non se parlò più) i ricchi cinesi sono cresciuti a una velocità più alta. La platea di consumatori c'è, tocca a quelli come Pin, un francese dalle radici mediterranee che in Asia si è fatto le ossa, evocare storie e atmosfere della civiltà italiana, che nel Rinascimento toccò l'apice della raffinatezza. Incantare gli esponenti di questa società dinamica e in un certo senso lontana dalla sensibilità occidentale, alla quale, tuttavia, guarda con grande interesse.

È a loro che bisogna raccontare la storia dell'Italia, della sua raffinata cultura. Infatti a Pechino, in ambasciata italiana, Bulgari ha appena lanciato l'Italian garden collection in China. Un modo anche per festeggiare l'imminente ricorrenza dei 45 anni delle relazioni diplomatiche sino-Italiane.
Giardini italiani è una collezione di alta gioielleria, 100 pezzi unici ispirati all'arte del giardino, il fiore che sboccia nel Rinascimento italiano. Creazioni spettacolari che mettono insieme, grazie alla saggezza degli artisti e degli artigiani della maison romana, gli elementi più suggestivi di questa grande arte: la geometria di siepi e aiuole, che diventa gioiello. Come non restarne soggiogati?

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