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Scervino punta su Mosca e festeggia i 10 anni in Russia con una preziosa…

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Scervino punta su Mosca e festeggia i 10 anni in Russia con una preziosa capsule collection

«Il forte deprezzamento del rublo sta penalizzando i consumi sul mercato russo, ma non quelli di prodotti di alta qualità per cui il made in Italy è famoso nel mondo. Non è un caso che la performance del marchio Ermanno Scervino sia al top, anche se il prezzo finale è abbastanza alto, soprattutto rispetto ad altri brand italiani che per abbattere i costi producono all'estero». Parla l'elegante Ekaterina Moiseeva che con il marito Mikhail Kuznirovic ha fondato 25 anni fa Bosco dei Ciliegi, azionista di controllo del department store Gum, lo storico magazzino nato nel 1893 al civico 3 della Piazza Rossa a Mosca: 70mila metri quadrati di superficie, 11 milioni di visitatori l'anno, 2.300 dipendenti e un miliardo di dollari di ricavi nel 2014 (con una stima di sostanziale stabilità quest'anno).

Gum ha chiuso per quattro giorni la galleria centrale sulle tre che compongono il pianoterra, il più pregiato per ricavi al metro quadrato. Obiettivo: allestire l'evento dell'anno per il retailer moscovita, appunto la sfilata autunno/inverno 2015-16 di Ermanno Scervino, con l'aggiunta della capsule collection celebrativa dei dieci anni della partnership e quindi della presenza della maison fiorentina nella capitale russa: il “piumino” con i bordi di volpe argentata intarsiata a mano è in vendita a poco meno di 5mila euro.

L'evento è abbinato all'inaugurazione di un flagship store Scervino nel cuore del Gum, proprio di fronte al Bosco Cafè con chef rigorosamente italiano, con sette vetrine su 200 metri quadrati. Sullo stesso piano, i top brand del lusso internazionale, da Louis Vuitton a Burberry, da Gucci a Cartier (Prada aprirà presto), gli store Sublime by Bosco, un nuovo concept in fase di sviluppo in tutta la Russia focalizzato sui marchi più prestigiosi dell'orologeria svizzera, e Articoli by Bosco, che concentra l'offerta beauty dal mass market al lusso esclusivo.

«Siamo orgogliosi - commenta Toni Scervino, ceo dell'azienda di Bagno a Ripoli, sulle colline di Firenze - dei risultati qui al Gum, grazie alla partnership molto stretta della nostra famiglia con quella dei fondatori di Bosco dei Ciliegi. Del resto, per noi il mercato russo vale il 19% del fatturato di circa cento milioni che stimiamo per quest'anno, in sostanziale tenuta sul 2014, ma con una significativa crescita a una cifra della prima linea, ovviamente made in Italy, con cui presidiamo il segmento alto di gamma. E qui in Russia qualità e artigianalità italiana sono particolarmente apprezzate se mixate con l'estrema femminilità dei capi».

Ermanno Scervino spiega che «le donne russe amano l'estrema femminilità del mio stile, l'accuratezza dei tagli e dei dettagli, la ricerca sui tessuti» e intanto dà gli ultimi ritocchi ai look della sfilata, a cui sono stati invitati 400 ospiti, tra cui l'élite della città, la testimonial Elisa Sednaoui e Fabio Capello, ex commissario tecnico della Nazionale di calcio russa.

Uno stile che convince molti altri clienti: l'amministratore delegato della maison racconta come nelle tre boutique di Mosca (le altre due sono in altrettanti shopping mall di Bosco dei Ciliegi, Vesna e Petrovsky Passage) «stia crescendo lo shopping dei turisti cinesi, che compensa la svalutazione del rublo e la bassa quotazione del petrolio». In effetti, dopo l'abolizione del visto per gruppi di almeno cinque cinesi, gli arrivi sono cresciuti solo nella capitale russa del 198% sorpassando le 20mila unità nei primi quattro mesi dell'anno, secondo l'agenzia federale del turismo Rostourism.

La Scervino, che esporta oltre i 3/4 del fatturato, si attende per quest'anno un margine Ebitda del 18% ed Ebit del 13%. Nell'area russa è presente in un centinaio di punti vendita wholesale e in dieci monomarca che diventeranno presto 11 con un'inaugurazione a Sochi. «Con Bosco dei Ciliegi - conclude Toni Scervino - ci basta sempre solo una stretta di mano».

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