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Parmigiani Fleurier ritocca la sua strategia dopo il calo in Cina e Usa

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orologi

Parmigiani Fleurier ritocca la sua strategia dopo il calo in Cina e Usa

  • –di Diego Tamone

Tra qualche settimana saranno 20 anni. Due decadi lungo le quali Parmigiani Fleurier, marchio indipendente votato all'alta orologeria nato dall'incontro tra l'espressione tecnico/artistica del maestro Michel Parmigiani e la passione della Famille Sandoz, ha dato vita ad alcune tra le più importanti creazioni d'arte contemporanea da esporre al polso. Una realtà “a misura” che su un'attenta produzione stimata attorno ai 5/6mila pezzi all'anno e sull'autosufficienza produttiva, è riuscita da subito a esprimersi in una lingua nuova. E a strutturarsi (e ristrutturarsi) nel tempo con intelligenza.

Oggi Parmigiani Fleurier si appresta a vivere la sua maturità e ad evolversi nel segno della continuità nonostante da circa un mese abbia dovuto rinunciare alla guida del Ceo Jean-Marc Jacot dopo 15 anni di servizio. Una fase di passaggio fisiologica i cui aggiustamenti saranno dettati più dalla lungimiranza che dal reale andamento del mercato orologiero, come evidenziato da Paolo Cattagni, General Manager di Parmigiani Fleurier Italia. «In un momento in cui ci sono sentori che sui mercati asiatici ci possa essere una contrazione della richiesta, in cui gli Usa hanno dimostrato di non essere un mercato solido al 100% e in cui il Brasile non ha mantenuto le aspettative auspicate, qualche aggiustamento è necessario e rientra in un quadro volto a rendere i processi nuovamente fluidi. L'importante è essere coerenti con la realtà di un marchio che conta oggi 600 dipendenti e che negli ultimi 10 anni si è sviluppato in maniera globale e mirata».

A non cambiare è la strategia di prodotto di una manifattura il cui prezzo medio di sell out è oggi intorno ai 30mila euro al pubblico, e che dai 15mila euro delle collezioni di base si spinge fino a un minimo di 250/300mila franchi svizzeri per i Pièce Unique. In mezzo, l'alta orologeria, di cui il nuovo Tonda 1950 Tourbillon è l'ultimo esponente in ordine di tempo. Un segnatempo che, nella sua complessità tecnica, è un elogio alla semplicità. Cinque referenze con cassa in oro bianco o rosa da 40,2 mm, quadranti in giada, madreperla, a finitura grené o Côtes de Genève, ma soprattutto accomunati dall'eccellenza tecnica del movimento automatico più leggero e sottile al mondo dotato di tourbillon e micro-rotore, elementi integrati insieme al bariletto su un'unica platina senza dover rinunciare alla visualizzazione centrale delle ore e dei minuti.
Equilibrato esteticamente, bilanciato nei pesi e nelle dimensioni, come ragione vuole per un oggetto che a fronte di tanta eccellenza deve poi pur sempre dimostrarsi polsabile con grande comfort ed eleganza.

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