Moda24

Montenapoleone scala la hit delle vie del retail

  • Abbonati
  • Accedi
affitti

Montenapoleone scala la hit delle vie del retail

Nel panorama mondiale delle vie del lusso molte sono le conferme sul presente, accanto alle quali però emergono alcune incognite sul futuro e qualche sorpresa come quella di una Milano in decisa ascesa.

Le conferme arrivano dalla classifica redatta anche quest’anno da Cushman & Wakefield sulle tendenze delle high street nel mondo e sui canoni di locazione degli spazi ambiti dai grandi brand. A livello mondiale New York resta salda in cima alla lista delle città più care con l’Upper Fifth avenue. Chi vuole aprire qui un negozio di lusso - l’area considerata è tra la 49esima e la 60esima street - deve mettere in conto di spendere 33.812 euro al metro quadrato all’anno (dati a giugno 2015). Oggi come nei prossimi mesi perché l’outlook su New York resta stabile. Seconda, ma vista in via di ridimensionamento nel futuro, è Causeway Bay a Hong Kong dove il prezzo crolla, si fa per dire, a 23.178 euro al mq all’anno. È al terzo posto che troviamo la prima metropoli europea: Parigi che conferma anche quest’anno il suo primato nel Vecchio continente rispetto a Londra. Nella Ville Lumière, dove anche il lusso ha perso in questi giorni di attentati il suo sfavillio, si pagano 13.255 euro al mq all’anno per occupare uno spazio sugli Champs Élysées. A Londra primeggia ancora una volta New Bond Street, vista in ascesa da C&W, dove il canone medio si aggira sui 12.762 euro.

La sorpresa è Milano. Terza nella classifica europea e quinta a livello mondiale (sesta lo scorso anno), la città è vista in crescita. In via Montenapoleone le griffe si sfidano a colpi di 10mila euro al mq in media all’anno. Nel terzo trimestre 2015 i canoni prime hanno sfiorato i 12mila euro/mq/anno (+40% sullo stesso periodo 2014). Qui oggi è in vendita anche un intero edificio, occupato al momento dal brand cinese Giada, di proprietà di Ipi che vorrebbe ricavare dalla vendita una cifra intorno ai 100 milioni di euro.

Ma è tutta la classifica europea a essere dominata dall’Italia, unico Paese con quattro città nei primi dieci posti della hit. Dopo Milano troviamo infatti Roma, quarta. In via Condotti i valori sono aumentati dai 9.500 euro riportati in classifica agli 11mila euro del terzo trimestre (+37,5% su un anno prima). Firenze e Venezia sono parimerito al nono posto con canoni da 4mila euro/mq/anno. Venezia in particolare ha scalato ben cinque posti della classifica, dal 14esimo dello scorso anno all’attuale nono. Tutti i quattro centri italiani sono visti in fase di sviluppo, perché «ritenuti dai principali retailer internazionali crocevia indispensabili per la crescita del brand» dice Thomas Casolo, responsabile del dipartimento retail di C&W.

«A garantire una certa vivacità al retail - dice Justin Taylor, a capo del retail dell’area Emea per Cushman & Wakefield - sono le buone prospettive dell’occupazione (in molti Paesi ma non in tutti, ndr), la crescita dei salari reali e la fiducia dei consumatori con possibilità di spesa».

© Riproduzione riservata