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La Rinascente supera 500 milioni: effetto Expo sugli incassi,…

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Intervista all’ad Alberto Baldan

La Rinascente supera 500 milioni: effetto Expo sugli incassi, +17%

«In Italia la Rinascente supererà quest'anno, per la prima volta nella sua storia lunga 150 anni, i 500 milioni di incassi, con una crescita like-for-like di almeno il 17% rispetto all'anno precedente e con un margine Ebitda che aumenta di conseguenza. Il risultato è trainato dalle performance del flagship store di piazza Duomo durante Expo: da maggio a ottobre l'incremento delle vendite è sempre stato superiore di oltre il 20% rispetto allo stesso mese del 2014 e Milano archivierà i dodici mesi sopra i 300 milioni».

Alberto Baldan è l'amministratore delegato della storica azienda fondata nel 1865 a Milano dai fratelli Bocconi. E sta guidando per conto degli azionisti thailandesi di Central Retail Corporation lo sviluppo sul mercato europeo che intende “clonare” il modello Rinascente rispettando, però, le insegne e le specificità dei department store entrati nel portafoglio: prima Illum di Copenhagen e poi il gruppo tedesco KaDeWe, forte di tre department store a Berlino, Monaco e Amburgo.

Baldan, state trasformando il gruppo in un colosso, facendo acquisizioni all'estero: per gli italiani non è frequente...
Tra Rinascente, Illum e KaDeWe il fatturato di quest'anno si aggira su 1,2 miliardi di euro, il che ci posiziona al terzo posto in Europa nel settore.

Avete in programma altre acquisizioni?
La missione che ci ha assegnato Crc, un'azienda familiare specialista nel retail con 9 miliardi di dollari di fatturato e 90mila dipendenti, è di cogliere tutte le opportunità in Italia e all'estero, con un focus sulle città da 1,5-2 milioni di abitanti e con 5-6 milioni di visitatori all'anno.

Dunque nel 2016 potreste fare di nuovo shopping?
Abbiamo molta carne al fuoco: il closing dell'operazione KaDeWe è stato firmato solo a settembre e abbiamo già iniziato il progetto di ristrutturazione come avevamo fatto con Illum. Poi siamo impegnati con il secondo store a Roma, in via del Tritone, che ha purtroppo incontrato mille ostacoli burocratici, un tema incomprensibile agli azionisti stranieri, ma che sarà inaugurato nel febbraio 2017.

Quanto è costata la maggioranza di KaDeWe?
Crc è un'azienda privata e la cifra non è stata resa nota. Posso però dire che l'azionista asiatico non sta lesinando sugli investimenti: dopo aver rilevato il 100% di Rinascente nel 2011 per 255 milioni, incluso il debito, Crc ha deciso di acquistare l'immobile di via del Tritone per 130 milioni. E, solo in Italia, gli investimenti hanno già raggiunto il mezzo miliardo.

E per Illum?
Il department store danese stato pagato 4,9 milioni ma anche in quel caso Crc ha rilevato l'immobile, lo scorso luglio, per 350 milioni.

L'azionista è asiatico, ma il top management resta italiano.
Tutto il progetto di espansione è in mano a Vittorio Radice, vicepresidente di Rinascente e di Crc, con il quale c'è piena condivisione strategica.

Qual è il vostro piano?
Quello di creare una collezione di negozi in Europa: non una catena, dunque, che richiama le logiche del fast fashion più che quelle del lusso, il segmento che presidiamo. Basti pensare che quando sono arrivato in Rinascente, otto anni fa, il 90% dei prodotti che offrivamo era private label, mentre oggi è lusso, grazie a partnership molto strette con i principali marchi di moda, design, food e beauty.

Come vi differenziate dai competitor?
Noi non presidiamo il retail, ma lavoriamo nell'arena dell'entertainment: può sembrare un paradosso, ma non ci interessa che chiunque entri nei nostri negozi compri qualcosa. Negli undici negozi italiani passano 20 milioni di visitatori l'anno, come i turisti che visitano ogni anno Venezia: di questi, 11,5 milioni entrano in Rinascente Duomo.

Come li “catturate”?
Vogliamo affascinarli grazie a luoghi iconici, che valorizzino la cultura, l'arte, le individualità delle città. Leve che sappiano attrarre sia i visitatori locali, che in Duomo rappresentano il 30% del totale, sia gli italiani non residenti, pari al 20%, sia i turisti e i businessmen stranieri che incidono per la metà.

Intrattenerli, sì, ma anche vendere...
Beh, l'incasso al metro quadrato di Duomo sarà quest'anno di 23mila euro al metro quadrato, al top degli standard europei.

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