I celebri guanti di cristallo di Michael Jackson (nel 2009 uno fu battuto all’asta per 250mila sterline), le creazioni per Christian Dior, Chanel, Prada e Alexander McQueen, i lampadari della Metropolitan Opera House di New York, installazioni per i lavori di Zaha Hadid, Ron Arad e Yves Béhar: le declinazioni dei cristalli Swarovski nella moda e nell’arte sono state innumerevoli, e in occasione del 120esimo anniversario dell’azienda di Wattens, in Austria, Rizzoli Usa ha pubblicato il libro “Swarovski: celebrating a history of collaborations in fashion, jewellery, performance and design” ( 85 dollari)
Il volume è curato da Nadjia Swarovski, membro della quinta generazione della famiglia e volto dell’azienda dal 1995, e da esperti di costume e design come Alice Rawsthorn e Vivienne Becker, ma anche la costumista Deborah Landis e Suzy Menkes, international editor di Vogue.
Foto, anche inedite, ripercorrono le creazioni Swarovski, fra cui spiccano anche i costumi per il cinema come quelli indossati da Elizabeth Taylor nei panni di Cleopatra (film del 1963), da Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany, da Marilyn Monroe in Gli uomini preferiscono le bionde, fino ad arrivare a pellicole più recenti come Il Grande Gatsby di Baz Luhrmann, The Black Swan e Skyfall. Non solo: anche la tenda del sipario della notte degli Oscar è ricoperta di cristalli Swarovski.
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