È una fine d'anno all'insegna dei passaggi di proprietà quella che sta vivendo il fashion system nostrano. Sia per quanto riguarda i marchi nati in Italia sia per le etichette che sono rimaste nel portfolio di società italiane per molto tempo.
Il più recente in ordine cronologico è l'annuncio dell'acquisizione di C.P Company da parte della Tristate Holdings di Hong Kong. Dal 2010 ad oggi l'iconico marchio urban sportswear, fondato nel 1975 da Massimo Osti e quindi giunto alla soglia dei 40 anni proprio nel 2015, ha fatto capo a Fgf Industry, gruppo guidato da Enzo Fusco che ne ha curato il rilancio portando il fatturato a toccare i 12 milioni di euro nel 2014.
L'operazione pare sia stata voluta dallo stesso Peter Wang, presidente e fondatore di Tristate Holdings, fan della prima ora dei prodotti del marchio italiano: tutto merito di un trench C.P company notato dal magnate a inizio anni Ottanta. Il gruppo di Hong Kong punta a far crescere il marchio su scala internazionale, mantenendo intatti i valori e l'estetica che hanno reso l'etichetta famosa a livello internazionale. Per ora, dunque, nessun cambio in vista né all'interno del core product team, guidato sul piano creativo da Paul Harvey e Alessandro Pungetti, né della squadra stilistica che verrà affiancata da Fgf per altre due stagioni.
La seconda operazione annunciata in settimana è quella dell'acquisizione da parte di Fashioneast del 100% dei diritti di proprietà intellettuale dei marchi John Richmond, Richmond X, Richmond Denim, Richmond, Richmond Junior e JR. La direzione creativa dei marchi sarà affidata a John Richmond Richmond. È dunque da ritenersi conclusa la collaborazione ultra decennale tra John Richmond e Saverio Moschillo, che con la sua società ha prodotto e distribuito le collezioni firmate dallo stilista inglese.
Nella foto: un look dalla sfilata maschile P-E 2016 di John Richmond e un capospalla C.P Company, sempre per la prossima primavera-estate
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