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Addio a Krizia: la signora della moda Mariuccia Mandelli ci lascia a 90 anni

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Addio a Krizia: la signora della moda Mariuccia Mandelli ci lascia a 90 anni

È venuta a mancare improvvisamente, ieri alle 21 nella sua casa, la signora Maria Mandelli, che ha scritto una pagina fondamentale della moda italiana con il nome di Krizia, tratto da un dialogo incompiuto di Platone, il “Κριτίας”, dedicato alla vanità femminile. Insieme ad Armani e Versace, aveva contribuito a fare di Milano la capitale italiana, ma non solo, del pret-a-porter fra gli anni 80 e 90.

Nata a Bergamo nel 1925, avrebbe compiuto 91 anni a gennaio. Accanto a lei c’era il marito, Aldo Pinto, con cui aveva fondato la sua azienda. I funerali si svolgeranno mercoledì nella Chiesa di Sant’Angelo a Milano, a poca distanza da via Manin 19, dove Krizia aveva la sua sede.

La stilista aveva iniziato la sua attività nel 1954, presentando la sua prima collezione nel 1957 al Samia, il Salone mercato internazionale dell'abbigliamento di Torino. All’inizio degli anni 60 lavora con lei anche Walter Albini. Nel 1964 si fa conoscere al grande pubblico con la sua prima sfilata a Palazzo Pitti, Firenze, dove si aggiudica il prestigioso premio “Critica della moda”, in precedenza assegnato solo a Emilio Pucci. Nel 1967 lancia la linea Kriziamaglia, dedicata alla maglieria, alla quale poi seguiranno anche quella di borse, accessori, profumi. Nel 1971, poi, sono dirompenti i suoi pantaloncini, che le valgono il premio “Tiberio d'oro” a Capri. Gli anni Settanta sono quelli del boom del marchio, che nel tempo arriva a firmare circa 50 diverse collezioni. Nel 1986 la stilista viene nominata anche Commendatore della Repubblica Italiana.

Gli anni Novanta sono quelli che vedono Greg Myler affiancare Krizia alla direzione creativa. Talenti della moda contemporanea sono passati dal suo ufficio stile, a partire da Gianbattista Valli (1995-1997) e Alber Elbaz, che nel 2000 per Krizia lascia la guida di una linea di Yves Saint-Laurent e che poi rilancerà la maison Lanvin.

«La mia donna è libera, capace di divertirsi con quello che indossa - aveva detto la stilista in una recente intervista - Non ho mai avuto delle icone femminili, dei modelli. Purtroppo oggi c’è troppa tendenza a cercare approvazione, si cerca di essere trendy, ma credo che quando si cerca di esserlo si è già fuori dalla moda».

Dopo un periodo di difficoltà, legate anche a una malattia che aveva colpito la signora Mandelli, il marchio era stato acquistato nel 2014, sembra per 35 milioni di dollari, dall’imprenditrice cinese Zhu Chongyun, a capo del gruppo Shenzen Marisfrolg Fashion, che è diventata così presidente e direttore creativo del marchio, credendo profondamente nel suo patrimonio e nelle sue potenzialità. Krizia dava così l’addio alle passerelle che l’avevano vista protagonista per 60 anni. La prima collezione femminile firmata da Zhu Chongyun era stata presentata a settembre del 2014, alle sfilate milanesi della primavera-estate 2015.

«Siamo felici – aveva detto Mariuccia Mandelli in occasione dell'accordo - di aver incontrato Mrs. Zhu, con cui mi sono trovata subito in profonda sintonia. Penso che abbia la forza e il talento per continuare al meglio il nostro lavoro e portare Krizia a raggiungere nuovi successi nel mondo». Zhu, da parte sua, aveva affermato: «Vogliamo mantenere la tradizione di Krizia, ma ovviamente anche portare nuova creatività, qualcosa di più, qualcosa di più fresco». Per sottolineare questa intenzione, e ricordare al mondo l’heritage del marchio, l’imprenditrice aveva organizzato pèer Krizia anche la mostra celebrativa “Krizia Now. Looking back. Going forward” a Palazzo Litta a Milano.

Nel progetto di rilancio del marchio è previsto anche un ampliamento delle boutique del brand, a partire dalla Cina, con l’apertura di nuovi negozi a Pechino, Shanghai, Guangzhou, Shenzhen e Chengdu, ma anche la riapertura degli storici punti vendita in Europa, Stati Uniti e Giappone.

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