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Da Roma a Pechino, le opening di lusso di fine 2015

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Da Roma a Pechino, le opening di lusso di fine 2015

Da Roma a Pechino, passando per Beverly Hills e St Moritz. Sebbene le strategie retail dei brand di lusso abbiano subito, nell’ultimo anno, una serie di trasformazioni dettate dalla frenata dei mercati orientali e dalle fluttuazioni valutarie che hanno contribuito a modificare la geografia del lusso mondiale, le aperture non si fermano. Anzi. Christian Dior ha appena inaugurato il suo terzo monomarca a Pechino. Il negozio, che si trova all’interno del China Mall nel distretto di Chaoyang, è il più grande che la maison del gruppo Lvmh abbia mai aperto sul suolo cinese. La boutique, che si sviluppa su due piani e riprende il concept firmato da Peter Marino, è stata celebrata da una limited edition di pezzi iconici - tra cui la borsa Lady Dior - in vendita solamente in Cina. Ha da poco inaugurato il suo primo spazio cinese anche Massimo Bonini, che ha voluto portare a Shanghai, presso il mall The Hub, una selezione ragionata di marchi di ricerca ed emergenti: Msgm, N°21, Gedebe, Giannico sono tra questi. La Repubblica Popolare è uno dei mercati nei quali i giganti del lusso hanno scelto di strutturare, negli ultimi cinque anni, una rete di punti vendita monomarca ampia e sempre più capillare: il 2015 è stato per molti l’anno dei ripensamenti - Louis Vuitton, per esempio, ha chiuso tre negozi - dettati dal rallentamento delle vendite nell’ex Celeste Impero.

Dalla Cina al Nord America: Audemars Piguet ha inaugurato una boutique in Rodeo Drive, a Beverly Hills, la quarta negli Usa, mentre all’inizio di dicembre Diesel ha scelto di rafforzare la propria presenza a New York, per celebrare i 20 anni della propria presenza nella Grande Mela, con un monomarca al 625 di Madison Avenue progettato dallo studio di architettura Wonderwall di Masamichi Katayama. Gli Stati Uniti, complice la ripresa degli acquisti, sono per i brand del lusso un mercato appetibile: i negozi, aperti in location strategiche, contribuiscono a rafforzare la brand awareness e fanno da traino anche alle vendite dei turisti statunitensi in giro per il mondo.

Anche l’Europa sta recuperando terreno e appetibilità,proprio grazie ai turisti americani e cinesi che scelgono di fare shopping all’estero approfittando del cambio favorevole. Ai flagship store nelle grandi città le maison continuano ad affiancare boutique nelle principali località di vacanza: Missoni ha debuttato a St Moritz all'interno del Kempinski Grand Hotel des Bains. Un piccolo spazio - soli 32 mq - arredato secondo il concept nato dalla collaborazione tra Angela Missoni e la designer Patricia Urquiola e dedicato alle collezioni uomo, donna e accessori.

In questo scenario l’Italia continua a rivestire un ruolo importante sul fronte retail: le città del Bel Paese attraggono turisti da tutto il mondo e l’italian style nel tempo non ha mai perso il suo fascino. Le aziende, quindi, non rinunciano a flagship store in Italia: Furla, che di recente ha aperto uno store a New York, sulla Fifth Avenue, ha inaugurato una boutique di 300 mq in Piazza di Spagna, a Roma, in un palazzo del XIX secolo.

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