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Tris di aperture per Barba e una scuola di camiceria

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Made in Italy

Tris di aperture per Barba e una scuola di camiceria

«Siamo nati nel 1988 come un piccolo laboratorio di camiceria, ma oggi produciamo un total look che piace sia in Italia sia all’estero. E stiamo crescendo: chiuderemo il 2015 con ricavi per 14 milioni di euro, in aumento del 20% rispetto allo scorso anno». Mario Barba, 42 anni, gestisce l’impresa di famiglia, Barba, insieme al fratello Raffaele. L’azienda, che ha 120 dipendenti, ha sede ad Arzano, in provincia di Napoli, dove ha il principale stabilimento produttivo; gli altri due, dedicati alla maglieria e ai pantaloni, si trovano invece a Vicenza e in provincia di Perugia. «Il nostro prodotto è interamente made in Italy: dal tessuto alla confezione. Il merito è anche degli artigiani che lavorano da noi. Per questo a gennaio apriremo la nostra scuola di sartoria». Se la camicia è il caposaldo della storia di Barba, nonchè il core business dell’azienda visto che assorbe il 60% del fatturato, la realtà napoletana ha ampliato la propria produzione a maglieria, pantaloni, capispalla. Da quattro anni, poi, Barba produce una linea donna che assorbe il 20% delle vendite. Una delle armi vincenti del brand è da sempre il bespoke: «Produciamo 150 camicie su misura ogni giorno, abbiamo una linea di produzione ad hoc e un’area dedicata all’interno di ogni negozio».

Il 65% dei ricavi viene generato in Italia: «Tempo fa abbiamo fatto una scrematura in termini di clienti,selezionando solo quelli più affidabili.Il mercato domestico continua ad essere fondamentale per la nostra azienda. E a crescere». Le creazioni Barba stanno riscuotendo successo anche oltre confine: «Vendiamo bene in Giappone, Germania, Russia, Francia. Nell'ultimo periodo abbiamo avuto riscontri interessanti sui mercati scandinavi. Abbiamo avuto la fortuna e la bravura di diventare un marchio riconosciuto: i clienti entrano in negozio e vogliono una camicia Barba».

La crescita dell’azienda passa anche per la costruzione di un network di boutique monomarca che stanno andando ad affiancarsi a una rete wholesale che conta 450 clienti nel mondo. «Siamo partiti con il negozio di Milano, 350 metri quadrati in via del Gesù - dice Mario Barba - perchè la città è la capitale della moda, abbiamo ritenuto fondamentale essere presenti con una location di prim’ordine. Poi c’è stata Roma, in via Bocca di Leone. Nel 2016 vorremmo aprire a Firenze e Venezia. E stiamo pensando a un monomarca a Londra». Nelle intenzioni dei fratelli Barba «non ci sono opening a tappeto. Per ora preferiamo concentrarci su pochi negozi da aprire nei mercati sui quali siamo già presenti. Disperdere le forze può essere negativo». Sul fronte wholesale, l’azienda è già presente in Cina e negli Usa: «Credo che la Repubblica Popolare non sia ancora matura per un marchio come il nostro - dice Barba -; gli Usa hanno un potenziale più elevato. Teniamo gli occhi puntati sul mercato a stelle e strisce dove siamo presenti in alcuni department store tra cui Begdorf Goodman, Barneys New York e Neiman Marcus».

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