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COSMOPROF

L'export a +10,5% traina la bellezza made in Italy. Cosmoprof a Bologna dal 18 marzo

Cosmoprof, a marzo 2.500 aziende a Bologna
Cosmoprof, a marzo 2.500 aziende a Bologna

Non un vezzo per essere più belle (o belli), ma un prodotto per il benessere del proprio organismo: è il cambiamento di percezione da parte del consumatore nei confronti di creme e cosmetici a guidare la crescita del comparto bellezza made in Italy. Una crescita moderata, ma continua: «Abbiamo chiuso il 2015 con un fatturato di 9,7 miliardi di euro, in crescita del 4,1% sull’anno precedente. Per il 2016 prevediamo una crescita analoga» ha detto Fabio Rossello, presidente di Cosmetica Italia, ieri a Milano, in occasione della presentazione di Cosmoprof Worldwide Bologna, in calendario dal 18 al 21 marzo. Anche la prossima edizione del salone internazionale del beauty, la 49esima, sarà in crescita: nel quartiere fieristico di Bologna saranno presenti 2.500 aziende (+5% sul 2014) di cui il 73% provenienti dall’estero. In crescita del 10% anche lo spazio espositivo. A Cosmoprof, che avrà luogo in sinergia con Cosmopack, al via il 17 marzo, ci saranno 25 collettive nazionali, con new entry del calibro di India, Sudafrica e Australia. «Cominciamo la “volata” verso il 50esimo anniversario - ha detto Duccio Campagnoli, presidente di Bologna Fiere, società che organizza l’evento - con un obiettivo importante: promuovere i prodotti made in Italy nel mondo. Anche grazie all’impegno del ministero dello Sviluppo economico e di Ice-Ita». Cosmoprof è una delle 35 fiere sostenute dal piano per il made in Italy avviato a fine 2014 e riceve un finanziamento di due milioni di euro l’anno. Gran parte di questi fondi - che Giovanni Sacchi di Ice-Ita ha detto sono stati raddoppiati per il 2016, con uno stanziamento complessivo di 100 milioni di euro - sono destinati all’internazionalizzazione della manifestazione. Cosmoprof, che a livello globale fattura 50 milioni di euro, conta infatti due edizioni oltre oceano (a Hong Kong e a Las Vegas) cui si aggiungono Cosmopack New York e un road show che porta gli organizzatori dal Kazakhstan all’Iran per promuovere il beauty made in Italy e reclutare compratori da portare a Bologna. Nel 2015 la fiera in Italia ha registrato 248mila visitatori (+20% sul 2014) di cui 79mila stranieri (+30%). Quest’anno si punta più in alto: le prevendite online sono già cresciute del 19%.

Con un mercato domestico in leggera ripresa (+0,9 secondo le stime 2016), le esportazioni rappresentano il più importante driver per le aziende italiane della cosmetica: nel 2015 l’export si è attestato su 3,7 miliardi (+10,5%); nel 2016 le previsioni sono un po’ più caute (+9%), complici le incertezze economico-finanziarie attuali. «Tra i mercati in crescita ci sono Usa, Hong Kong, Emirati. Abbiamo registrato un leggero calo (-0,2%) in Germania, il nostro secondo mercato per importanza, ma è troppo presto per trarre conclusioni. Quello che conta è la bilancia commerciale in attivo, vicina ai 2 miliardi contro gli 1,6 del 2014».

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