«Non ho dubbi: il futuro sarà all'insegna della multicanalità. Il wholesale è il nostro canale di riferimento, ma stiamo puntando sul retail e sull'integrazione tra la Rete e il negozio fisico. Anche se non abbiamo ancora un e-commerce». Stefano Peruzzi è uno dei tre soci di CafèNoir, azienda fondata a San Miniato Basso (PI) nel 1992 e arrivata a fatturare 35 milioni di euro nel 2015. Merito anche di una distribuzione capillare, con oltre 2.500 punti vendita in 40 Paesi, che l'azienda, come detto dal titolare, sta ripensando in chiave “smart”: «Abbiamo lanciato il progetto “Full collection shop”: mettiamo a disposizione tutta la collezione, oltre 300 referenze donna oltre a quelle uomo e all'abbigliamento femminile, ai nostri rivenditori attraverso un catalogo, virtuale o reale. Il cliente finale sceglie l'articolo, anche se non è presente nel punto vendita, e può decidere se farselo consegnare a casa il giorno seguente oppure andare in negozio a ritirarlo». Il riscontro è stato positivo: « Il 40% dei nostri clienti ha accettato di utilizzare questo sistema. Siamo molto soddisfatti». Poi c'è il dropshipping: «Lavoriamo con i multimarca che hanno una propria piattaforma online per garantire la consegna dei prodotti anche se non li hanno in stock».
Lo sviluppo retail, partito due anni e mezzo fa, è un altra direttrice importante dello sviluppo dell'azienda toscana: «Al momento abbiamo 10 monomarca, che chiamiamo “Glam Store”, ma l'obiettivo è quello di aprirne altri 11 nel corso di quest'anno tra Italia, Francia, Spagna e Germania.».
Se l'Italia rimane il mercato principale di CafèNoir - «abbiamo una rete di oltre mille punti vendita», dice - l'obiettivo è quello di incrementare il peso dei mercati stranieri, che oggi assorbono il 30% del fatturato. Il focus è sull'Europa: «In questo momento le piazze che stanno performando meglio sono la Germania, la Francia, che è in forte ascesa, e la Spagna: è stato per anni il primo mercato estero e lì abbiamo una filiale distributiva la Cafènoir Iberia. Speriamo di vedere la ripresa». Allo studio c'è anche l'approccio al mercato statunitense.
L'altro driver della crescita dell'azienda è la diversificazione dei prodotti: alla collezione di calzature donna, infatti, sono state affiancate le scarpe uomo - protagonista a Micam con 4 modelli iconici - , le borse da donna e, nel 2014, la linea womenswear. Quest'ultima in particolare sta registrando risultati incoraggianti: «Le vendite dell'abbigliamento sono salite del 40% anno su anno e, per il 2016, prevediamo un incremento del 46%». Da poco CafèNoir ha lanciato anche una linea di occhiali, che sarà venduta negli ottici.
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