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Orologi, in Italia un mercato (in ripresa) da 1,4 miliardi

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Orologi, in Italia un mercato (in ripresa) da 1,4 miliardi

L'Italia si conferma un mercato importante per gli orologi da polso e nel 2015 si conferma anche il trend di ripresa iniziato nel 2014. Secondo l'annuale indagine sugli acquisti di Gfk Retail&Technology per Assorologi (che riguarda tutti i canali di vendita) , nello scorso anno nel nostro Paese sono stati venduti poco meno di 7 milioni di pezzi, per un valore di 1,41 miliardi, in crescita del 12% rispetto al 2014. Il dato è particolarmente significativo perché è riferito ai soli consumatori italiani e va sottolineato l'aumento del prezzo medio, passato da 183 a 209 euro.

In tema di listini, confermato il maggior prezzo degli orologi da uomo, che rappresentanto il 48% a quantità (contro il 44% del 2014) ma il 59% a valore. I segnatempo da donna assorbono invece il 42% a quantità e il 36% a valore (il restante 10% è da considerare per il segmento unisex). L'indagine Gfk per Assorologi fotografa inoltre i cambiamenti nella distribuzione: gioiellerie e orologerie confermano il 58% degli acquisti a quantità del 2014, ma perdono terreno in termini di valore (si è passati dal 74% del 2013 al 61% del 2014 fino al 53% del 2015).

«Il mercato italiano è in crescita e questa mi sembra l'indicazione più importante – commenta Mario Peserico, presidente di Assorologi –. Ma ci sono segnali da valutare con grande attenzione, come la crescita sempre più marcata delle vendite online: nel 2014 il canale internet assorbiva il 14,7% delle vendite a volume e l',8% a valore. Nel 2015 siamo passati al 16,3% e 11%».
L'indagine Gfk-Assorologi ribadisce che il mese preferito per gli acquisti è dicembre, ma ci sono altri picchi in aprile, luglio, settembre e ottobre. Per quanto riguarda le intenzioni di acquisto, oltre il 7% di chi ha comprato un orologio da polso nel 2015 pensa di fare un ulteriore acquisto nel 2016.

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