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Vicolungo e Castelguelfo, negli outlet del colosso spagnolo Neinver riparte…

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Vicolungo e Castelguelfo, negli outlet del colosso spagnolo Neinver riparte lo shopping degli italiani

«Il 2015 è stato un anno importante: entrambe le nostre strutture italiane hannoregistrato un incremento di fatturato del 7%, a riprova del fatto che l’outlet si sta confermando un canale distributivo interessante in Italia». Non ha dubbi Laura Andreoletti, country manager Italia di Neinver, società spagnola specializzata nell’investimento, nella gestione di immobili commerciali e secondo operatore outlet in Europa.

I 16 centri outlet a insegna The Style Outlets e Factory che fanno capo a Neinver - localizzati in Spagna, Portogallo, Polonia, Francia, Germania e Italia - hanno chiuso il 2015 con vendite complessive a 1,056 miliardi, in crescita del 10% rispetto al 2014, e 44,25 milioni di visite, +6% sull’anno precedente. Nel Belpaese Neinver è presente con due centri, Vicolungo The Style Outlets, in provincia di Novara, e Castel Guelfo The Style Outlets, che nel 2015 sono stati visitati da oltre 6,4 milioni di persone (+1%).

«Personalmente ritengo questi dati una cartina di tornasole dei consumi interni in ripresa - dice Andreoletti - perché, in fin dei conti, il 90% dei nostri clienti è italiano».

Le differenze tra Vicolungo e Castel Guelfo dipendono molto dal territorio nel quale le strutture sono inserite : «Vicolungo è vicino a Milano e possiamo confermare che nel 2015 abbia risentito positivamente dell’effetto Expo - spiega la country manager - ; non solo tra maggio e ottobre ha registrato una crescita record dei visitatori cinesi (+150% sul 2014), ma è stato meta di turisti israeliani, malesi, brasiliani. Nazionalità quasi inedite per la struttura». Un altro fattore che ha portato un aumento delle presenze internazionali a Vicolungo è lo sganciamento del cambio euro/franco svizzero: «Nel 2015 la clientela elvetica è aumentata del 70% rispetto all’anno precedente, merito del franco svizzero forte e della prossimità dell’outlet al confine». La struttura romagnola, che come Vicolungo deve ai clienti stranieri il 10% delle vendite, fa leva su un turismo diverso: «In parte sono persone che visitano l’area per lavoro, in parte sono turisti, sempre di più a bordo di navi da crociera. Nel 2015 abbiamo registrato un leggero calo della clientela russa, compensato dalla crescita di altre nazionalità».

A rendere più appetibile la dimensione dell’outlet - sempre più spesso il concept è quello di un villaggio lontano, ma non troppo, dalla città - è proprio l’esperienza cui il cliente può avere accesso. Un’esperienza all’insegna dello shopping per tutti: «I nostri outlet poggiano su un’offerta ampia e variegata - spiega Andreoletti - che spazia dalle calzature al beauty agli oggetti per la casa. È un punto di forza». Tra i settori che nell’ultimo anno hanno registrato risultati migliori la country manager segnala il polo dei brand di abbigliamento e accessori outdoor: «A Vicolungo, che si trova sulla strada per la Valle d’Aosta, abbiamo aperto un pop up store Atomic che ha ottenuto riscontri positivi, insieme alle insegne Colmar e Salomon».

I The Style Outlets italiani - che per ora rimarranno due - diventeranno sempre di più delle vere e proprie destinazioni: «Vogliamo migliorare le strutture in termini di servizi offerti, punti di ristorazione: il nostro obiettivo è quello di assicurare ai nostri clienti l’esperienza migliore possibile».

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