Continua a guardare oltre confine Kiton, marchio simbolo della sartoria maschile (e oggi anche femminile) e dell'artigianalità made in Italy. Più precisamente ha gli occhi puntati verso l'estremo oriente. Mercoledì 6 aprile infatti, Kiton, che fa capo alla Ciro Paone di Arzano, 115 milioni di euro di fatturato nel 2015, aprirà una nuova boutique a Tokyo, nel quartiere Ginza, distretto dello shopping di lusso giapponese.
Una mossa che punta a consolidare la presenza del brand in un Paese da sempre affezionato all'eleganza maschile e alla qualità del made in Italy. «Questo opening testimonia l'importanza che il mercato del Sol Levante rappresenta per l'azienda napoletana - ha detto il ceo di Kiton, Antonio De Matteis -. L'arte della Kiton incontra la cultura nipponica attraverso una architettura di avanguardia che si sposa con l'eleganza e la ricercatezza del cliente giapponese».
La nuova boutique di Ginza, che si aggiunge ai 52 monomarca Kiton nel mondo, rappresenta un'evoluzione dell'identità retail dell'azienda napoletana: è infatti il primo di una nuova linea di store che verranno realizzati in tutto il mondo seguendo il nuovo concept firmato da Michele De Lucchi, architetto che, tra gli altri progetti, ha firmato il Padiglione Zero di Expo 2015.
Lo spazio, che ospiterà le collezioni uomo, donna - un business in crescita - e accessori, è caratterizzato da materiali naturali e da colori neutri. «È diviso in quattro ambienti, ognuno con la sua personalità - ha detto De Lucchi - : l'ingresso ampio e scenografico, una stanza per gli accessori realizzata in metallo nero, un'area di prova sartoriale dove un sarto lavora a contatto con il cliente e una sala dedicata alla donna ».
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