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Prada chiude il 2015 con ricavi stabili a 3,5 miliardi. Diventa…

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bilancio preliminare

Prada chiude il 2015 con ricavi stabili a 3,5 miliardi. Diventa negativa la posizione finanziaria netta

Sono “in linea con l’esercizio precedente”, dunque quello del 2014, i ricavi del 2015 del gruppo Prada, e in ogni caso in lievissimo calo a 3,547 miliardi di euro contro i 3,551 dell’anno prima, in calo a loro volta dell’1% sul 2013. L'Ebitda si è attestato a 802,8 milioni di euro, con un’incidenza sui ricavi pari al 22,6% (26,9% nel 2014) e l’utile netto netto, pari a 330,9 milioni di euro, rappresenta il 9,3% dei ricavi consolidati (12,7% nel 2014).
Per la prima volta, poi, la posizione finanziaria netta del gruppo è negativa, per 115 milioni di euro. Nel 2014 era ancora positiva per 189 milioni.

La nota diffusa oggi, che raccoglie i dati del bilancio chiuso il 31 gennaio scorso, spiega questo calo non solo con la persistente incertezza del mercato globale, soprattutto per quanto riguarda il lusso, ma anche come frutto coerente «della strategia delineata ormai da alcuni anni», con cui « il gruppo ha proseguito con il programma di valorizzazione del network retail, riducendo al contempo l'esposizione verso il canale wholesale».

Nel dettaglio, le vendite wholesale per l'esercizio 2015 sono state di 446,6 milioni di euro, (con un calo di 88 milioni, pari al 16,5% a cambi correnti), «essenzialmente a seguito della politica selettiva attuata nel mercato europeo».

In rialzo invece di 79 milioni le vendite del canale retail, di cui fanno parte 618 direcly operated stores, pari a 3,059 miliardi (+2,6% a cambi correnti), sostenute dal favorevole andamento dei cambi.

Per quanto riguarda i vari mercati, in Europa le vendite hanno registrato una crescita del 5,9% a cambi correnti (+5% a cambi costanti), favorite anche dall'indebolimento dell'euro che, particolarmente nella prima parte dell'anno, ha stimolato un consistente flusso di turisti sia asiatici che americani. Bene ancora il mercato giapponese, +10,7% a cambi correnti e +3,9% a costanti, soprattutto grazie al nuovo flusso di turisti cinesi, che a partire dagli ultimi mesi del 2015 stanno preferendo fare i loro acquisti in Giappone piuttosto che in Europa.

In Cina, infatti, permane una congiuntura negativa, che porta in flessione del 4,4% a cambi correnti e del 16,1% a cambi costanti la performance complessiva dell’area Asia Pacific.

Migliori i dati relativi al mercato americano, +5% grazie ai cambi favorevoli, mentre in termini reali si registra una flessione: «Il rilevante rafforzamento del dollaro nel periodo ha avuto un impatto negativo sul turismo, prevalentemente cinese e sudamericano, favorendo al contempo lo spostamento di parte del consumo americano verso l'Europa», si legge nella nota del gruppo.

Per quanto riguarda il canale retail per marchio, Prada ha registrato vendite nette pari a 2,486 miliardi di euro (+1%), mentre Miu Miu progredisce sia a cambi correnti, +10,3%, che costanti +1,3%. In crescita anche
Church’s (+14,7% a cambi correnti, con un trend che resta largamente positivo anche in termini reali, +7,5%). Ottima la performance dei business in licenza (eyewear e fragrances), le cui royalties, per 43,4 milioni di euro al 31 gennaio 2016, progrediscono del 13,5% anche grazie al lancio della prima fragranza Miu Miu, arrivata nei negozi il 1° settembre 2015.

Il dividendo che verrà proposto all’asseblea degli azionisti, prevista per il 24 maggio, sarà di 11 centesimi, valore invariato rispetto agli ultimi due anni.

Patrizio Bertelli, ad Prada, ha commentato: «Come noto, lo scenario macroeconomico di riferimento per il mercato del lusso è stato, per tutto il 2015, influenzato dalla volatilità dei mercati finanziari, nonché dalle tensioni geopolitiche presenti in diverse regioni del mondo. Queste condizioni, che tuttora permangono, ci delineano un 2016 ancora caratterizzato da instabilità e rendono incerte le previsioni di breve periodo. Con questa consapevolezza e nell'intento di garantire al Gruppo margini soddisfacenti, abbiamo messo in atto una profonda revisione di tutti i processi operativi, i cui risultati, in termini di recupero di efficienza e produttività, saranno già visibili nei prossimi mesi. Particolare impegno verrà profuso per porre in essere nuove forme e metodologie di comunicazione con le quali sviluppare un rapporto tra i nostri brand e un'audience sempre più vasta, basato su un dialogo permanente e allargato ai vari ambiti dell'universo Prada. Nel contempo stiamo continuando a porre le basi per garantire al Gruppo Prada una crescita sostenibile nel lungo periodo con investimenti finalizzati a valorizzare quegli elementi distintivi che caratterizzano l’unicità dei nostri brand: prodotti di qualità eccellente, con un contenuto stilistico attuale e innovativo, capaci di interpretare i desideri della nostra clientela sempre più sofisticata ed esigente».

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