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Raf Simons torna in passerella: la collezione P-E 2017 sfilerà a…

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Raf Simons torna in passerella: la collezione P-E 2017 sfilerà a Pitti Uomo 90

Aveva detto di voler prendere del tempo per se stesso, per coltivare i propri interessi. E, dopo i mesi di silenzio seguiti all’addio alla maison Dior, Raf Simons torna a far sentire la propria voce creativa. La sua collezione P-E 2017 sarà infatti protagonista della 90esima edizione di Pitti Uomo, in calendario dal 14 al 17 giugno alla Fortezza da Basso di Firenze. L’evento Florence Calling: Raf Simons celebrerà non solo il ritorno dello stilista belga sulle passerelle ma anche in una città che ha sempre accolto il suo lavoro in modo positivo. «Firenze ha un posto speciale nel mio cuore – dice Raf Simons – nel corso degli anni sono tornato regolarmente per presentare il mio lavoro, o per collaborare a progetti che rispecchiassero la mia visione personale. Sono entusiasta di essere di nuovo a Firenze questa stagione, per presentare la mia collezione P-E 2017 e un progetto speciale che realizzerò proprio per Pitti».

Il progetto rappresenta un fiore all’occhiello per la 90esima edizione di Pitti che farà da sfondo alla presentazione delle collezioni di Fausto Puglisi, Lucio Vanotti e Gosha Rubchinskiy. «Siamo felici e orgogliosi del ritorno di Raf Simons a Firenze - dice Lapo Cianchi, direttore comunicazione ed eventi di Pitti Immagine - Simons è stato protagonista di alcuni degli eventi più belli realizzati in occasione di Pitti Immagine Uomo: la mostra “Il Quarto Sesso. Il territorio estremo dell'adolescenza” (2003), che lui curò insieme a Francesco Bonami; il fashion show, la video installazione e il libro prodotti e presentati per festeggiare i primi dieci anni del suo marchio (2005), fino alla sfilata di Jil Sander (2010), di cui al tempo era creative director. Ci piace pensare che Raf Simons trovi a Firenze il contesto e l'occasione ideali per fare il punto sul suo progetto professionale e umano, per trovare energia e ispirazione in vista degli impegni futuri».

Simons, seppure lontano dai riflettori e dalle griffe blasonate (o, forse, proprio in virtù di questa presa di distanza), conferma il proprio ruolo di innovatore nella moda contemporanea: «Penso che lui colga, come forse nessun altro nella moda - dice Cianchi - lo spirito inquieto della giovinezza, le sue luci e i suoi suoni, ma anche la nostalgia della giovinezza, che è accettazione vitale, positiva, della maturità. Ed è per questo che riesce a riproporre il mito della giovinezza in forme sempre nuove».

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