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Il Sudafrica è la prima oasi per le aperture di lusso. A Johannesburg…

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Il Sudafrica è la prima oasi per le aperture di lusso. A Johannesburg e Cape Town i monomarca dei top brand

Il cima al grattacielo che ospita gli uffici troneggia la scritta luminosa “Sandton city” mentre più in basso, tra fontane e vetrate convesse regnano sovrane le insegne dello shopping di lusso: Gucci, Prada, Dolce&Gabbana, Ermenegildo Zegna e Versace, aperto da poche settimane. Inaugurata nella primavera 2015 la Diamond Walk del Sandton City Mall, di Liberty Properties e Stanlib, è una delle mete imprescindibili per chi vuole comprare prodotti di lusso a Johannesburg, in Sudafrica. Uno dei mercati che le griffe europee e americane hanno scelto di presidiare in questo lento processo di conquista del continente . Il Sudafrica - che ha in Cape Town, dove a fare la parte del leone è il V&A Waterfront Mall, e Johannesburg le proprie città di riferimento - rappresenta una sorta di “oasi” in un mercato estremamente frammentato e ricco di difficoltà. Un’oasi in cui il retail sta vivendo una fase di crescita repentina: l’ultima testimonianza è l’opening, avvenuta lo scorso 28 aprile, del Mall of Africa, struttura che dista appena 15 km dal già citato (e storico: fu aperto negli anni 70) centro commerciale di Sandton City. Il Mall of Africa (si veda anche l’articolo qui sopra) conta negozi diversi per natura e fascia di prezzo (si spazia da Zara a Paul Smith) e punta a intercettare una middle class dal crescente potere d’acquisto.

Le aziende del lusso, una volta colto questo potenziale, non sono rimaste a guardare. C’è chi punta sulla distribuzione in selezionate boutique di fascia alta come Aeffe, con i marchi Alberta Ferretti e Philosophy by Lorenzo Serafini, che oltre al Sudafrica sono in vendita, tra le altre, presso la Viva Boutique di Accra, in Ghana, e le Glitters Boutique di Lagos e Abuja, in Nigeria. E chi, nonostante in questo momento storico alcune griffe stiano pagando a suon di chiusure l’eccessivo entusiasmo mostrato nei confronti del mercato cinese, ha cominciato ad aprire monomarca.

Tra queste c’è anche il gruppo Zegna, fin dagli anni 70 affezionato a un Sudafrica dove si produce la miglior lana mohair al mondo: «L’inaugurazione della prima boutique a Johannesburg nel maggio 2015(nella foto a destra) testimonia l’importanza crescente del mercato africano in cui il gruppo si sta affermando con successo come leader nell’abbigliamento maschile di lusso», fanno sapere dal gruppo. Che aveva cominciato la propria espansione retail in Africa già prima: «Un numero sempre maggiore di clienti Zegna è africano, a dimostrazione di come l’Africa stia puntando a diventare una delle nuove frontiere del lusso. Per rispondere a una richiesta crescente di questa nuova clientela Zegna ha aperto in meno di dieci anni quattro negozi, rispettivamente in Egitto nel 2006, in Marocco nel 2012, in Nigeria nel 2013».

Il Marocco è un altro dei mercati in cui le aziende del lusso hanno scelto di stabilirsi all’inizio di questo decennio:Prada ha un negozio a Marrakech, all’interno del 5 stelle La Mamounia, Just Cavalli ha un punto vendita al Marocco Mall di Casablanca, Gucci ha un punto vendita in Boulevard de l’Océan e un corner da Lafayette. Poi c’è l’Egitto: Burberry ha tre negozi al Cairo, di cui uno dedicato alla moda junior. Se ieri, tuttavia, l’Egitto era meta di un flusso turistico proveniente per lo più da Europa e Uk così come dalla vicina Tunisia, la situazione geopolitica attuale ha accentuato la “distanza” e la frammentarietà del mercato.

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