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Arte, atmosfere vintage e ricordi di viaggio con vista sul Tevere a Palazzo…

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lusso a Roma

Arte, atmosfere vintage e ricordi di viaggio con vista sul Tevere a Palazzo Dama

  • –di Sara Magro

Un tempo Palazzo Dama era la dimora sul Lungotevere dei Malaspina, una delle famiglie nobili più antiche di Roma e d’Europa, tuttora proprietaria della villa Art Déco. Per alcuni anni diventò sede anonima di uffici e banche, poi rimase chiusa, finché l’architetto Antonio Girardi la affittò per farne il suo studio. Ma sarebbe stato un peccato, a sua detta, perché aveva le tutte le caratteristiche per diventare un hotel unico nel suo genere: «Non sono un albergatore, ma sono e resto un architetto. Per me Palazzo Dama, come il DOM prima, sono stati una scommessa: ho visto delle strutture bellissime, e mi sono detto “perché non provare a farne degli alberghi”? - racconta -. Ho sempre vissuto e girato per hotel, e ho maturato una certa sensibilità a riguardo. Posti come The Mercer a New York o Chateau Marmont a Los Angeles hanno per me un fascino intramontabile».

Sfogliando il libro dell'Hôtel Du Cap Eden Roc Antibes, uno dei tanti volumi patinati che riempiono gli scaffali, si ferma su una foto: «Vede il cameriere che serve al bar in livrea e Ray-Ban? Ecco, quello per me è puro lifestyle. Vuol dire arrivare in un posto cool, dove ci si sente a proprio agio. Poi contano ovviamente l’architettura, il servizio, la comunicazione friendly». Con queste idee è stato realizzato, in soli sette mesi, Palazzo Dama: 30 camere e tanto spazio living, con ristorante (anche vegetariano e vegano), tre bar, di cui uno nel giardino con piscina (cosa rarissima a Roma) e musica fino a tardi, palestra, e persino un club nei sotterranei, al quale con sorpresa si accede dai bagni, come ai tempi del Proibizionismo, quando i ritrovi nottambuli erano segreti.

Gli spazi sono arredati con oggetti acquistati da Girardi durante i suoi viaggi: ottoni antichi e moderni, foto d’autore, ceramiche artistiche, sculture dall’Africa, dall’Oriente, dall’Occidente, palme vere che aggiungono un tocco esotico agli ambienti con i soffitti alti e stuccati. Dell’architetto è anche la collezione di opere d’arte, tra cui un abito Campbell’s di Andy Warhol al check-in e un pregiato Mirò nella sala con le pareti scure intorno allo scalone d'onore, originale come quasi tutto, a parte gli scintillanti chandelier che arrivano dal Plaza Hotel di New York, e sono ora perfettamente ambientati tra le mura ottocentesche.

Palazzo Dama
Lungotevere Arnaldo da Brescia 2 - Roma
www.palazzodama.com
da 380 €

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