Moda24

I marchi del lusso trainano i conti delle shopping bag

  • Abbonati
  • Accedi
retail

I marchi del lusso trainano i conti delle shopping bag

(Bloomberg)
(Bloomberg)

Era il 1973 quando il celebre designer italiano Massimo Vignelli creò la shopping bag come oggi la conosciamo, sotto forma della “Brown Bag” di Bloomingdale’s, diventata negli anni un’icona e oggi venduta come borsa in sé.

Oggi le shopping bag sono fra i principali “touchpoint” sui quali i marchi stanno sempre di più puntando per far proseguire la “brand experience” anche fuori dal punto vendita: secondo una ricerca di Smithers Pira, commissionata da Asia Pulp and Paper, il mercato globale per il packaging di lusso nel 2014 ha avuto un giro d’affari di 14,2 miliardi di dollari, che aumenterà del 19% entro il 2019 a 17,6 miliardi.

«La nostra produzione di shopping bag per i marchi del lusso sta crescendo velocemente – dice Stefano Fiorini, che si occupa della divisione Luxury di Fiorini International, l’azienda di famiglia fondata nel 1946 a Trecastelli (Ancona), oggi prima azienda di lavorazione della carta per shopping bag in Italia e seconda in Europa -: ognuna è fatta a mano, non esistono macchine in grado di farle altrettanto bene». Fiorini produce circa 20 milioni di shopping bag ogni anno, realizzate anche, fra gli altri, per Salvatore Ferragamo, Giorgio Armani, Valentino. Nel 2014, ultimo dato disponibile, ha avuto un fatturato di oltre 96 milioni di euro. Lo scorso anno Fiorini ha aperto anche una sede a Shanghai, «ma non si pensi che quelle fatte in Cina siano di serie B – afferma –: la lavorazione della carta è un’eccellenza del Paese».

Il loro è un punto di vista privilegiato per capire anche le nuove tendenze nella comunicazione del lusso: «Da qualche anno l’eco-sostenibilità è in primo piano – racconta -: si sta puntando sempre di più su materiali biodegradabili, le plastificazioni stanno scomparendo, e le maniglie sono sempre di più in puro cotone o poliestere cotoniero».

Questa tendenza “eco” è confermata anche dal gruppo Fedrigoni, primo produttore di carta in Italia con un fatturato 2015 di 977 milioni (+12% sul 2014), e che produce anche carte speciali per le shopping bag di alta gamma: «Fra le tecnologie più recenti e richieste ci sono quelle che evitano le macchie e il grasso tramite l’applicazione di composti naturali e senza uso di plastiche», fanno sapere dall’azienda veneta, che di recente ha lanciato anche una nuova tecnologia utile per la lotta alla contraffazione.

«Nella moda e lusso oggi c’è molta richiesta per i micro motivi goffrati che rendono le bag molto esclusive, e non meno preziose, con le dovute proporzioni, del loro contenuto. I materiali seguono la moda, la accompagnano, non la precedono. Il ritorno ai materiali materici e tattili dopo molti anni di borse di carta verniciata oppure realizzate in materiali plastici ne è un sicuro indicatore».

© Riproduzione riservata